Cronaca ambientale
Bufera Desmond: allarme maltempo in Gran Bretagna
Un morto a Londra e venti oltre i 200 chilometri orari, la bufera Desmond colpisce il nord della Gran Bretagna.
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La bufera Desmond ha colpito la Gran Bretagna – soprattutto il nord dell’Inghilterra e la Scozia – causando la chiusura di scuole, ambulatori e numerosi altri servizi municipali. Si contano decine di migliaia di case senza elettricità e senza acqua potabile (soprattutto nelle città di Carlisle, Keswick e Appleby, nel Lake District).
Almeno 4mila, invece, le case allagate, con strade e linee ferroviarie inagibili. Il tutto è stato causato dalle forti piogge che si sono avute nel fine settimana – e le previsioni non lasciano immaginare rapidi miglioramenti – e delle forti raffiche di vento, che hanno raggiunto anche i 210 chilometri orari sulle Highlands scozzesi. Proprio queste hanno causato la morte di un uomo di 90 anni a Londra, sospinto sotto le ruote di un bus da una raffica.
È l’esercito a cercare di far fronte alla situazione, aiutando gli sfollati, mentre il premier Cameron ha indetto una riunione di emergenza per assicurarsi che tutte le misure necessarie per far fronte all’alluvione vengano prese: Voglio ringraziare sentitamente tutto il personale del soccorso e l’esercito per il lavoro instancabile svolto durante il fine settimana”.
Sono caduti fino a 262 millimetri di acqua nelle ultime 48 ore, concentratisi sul nord dell’Inghilterra. Numeri che rendono Desmond la più violenta delle quattro tempeste che hanno colpito in Regno Unito in questa stagione. Oltre ai danni già detti, si contano fiumi in piena, ponti distrutti e il completo allagamento della città di Carlisle (nord-ovest, nella contea di Cumbria).
Non sono mancate le critiche al governo, che aveva speso 50 milioni di sterline nel 2005 per la creazione di un muro di difesa che avrebbe dovuto difendere le case proprio in Cumbria. Un muro che oggi, sicuramente, non ha funzionato a dovere.