Agricoltura
Agricoltura, gli Stati Uniti chiudono i finanziamenti diretti
Il Congresso statunitense ha deciso di mettere fine alle sovvenzioni dirette all’agricoltura per il periodo 2014-2018
Il Congresso degli Stati Uniti ha deciso, martedì 4 febbraio, di riformare le proprie politiche agricole per il quinquennio 2014-2018, a partire dalla cessazione delle sovvenzioni dirette che costituiscono, per esempio, l’asse portante della politica agricola comune dell’Ue.
La legge è il frutto di una negoziazione, cominciata nel 2012, fra democratici e repubblicani, ma ha coinvolto anche gli eletti delle regioni rurali e urbane.
Secondo il presidente Barack Obama,
Come tutti i compromessi, questa legge agricola non è perfetta, ma, alla fine, avrà un impatto positivo, non solamente per le economie rurali che nutrono l’America, ma anche per il nostro Paese.
La principale novità è la soppressione delle sovvenzioni che non venivano erogate in rapporto alla produzione, ma in base alla superficie dei campi coltivati. Si tratta di 5 miliardi di dollari annui difficili da giustificare. Gli aspetti apparentemente positivi della legge risiedono in condizioni maggiormente favorevoli per quanto riguarda i programmi di assicurazione contro la volatilità dei prezzi e le catastrofi naturali: attualmente il 60% dei premi assicurativi è sovvenzionato dallo Stato.
Con l’abolizione delle sovvenzioni dirette e la revisione del peso statale nelle assicurazioni il paniere degli aiuti all’agricoltura dovrebbe restare stabile intorno ai 20 miliardi di dollari l’anno per i prossimi cinque anni. Nella legge è stata inserita anche una revisione al ribasso del programma di buoni alimentari che sono attualmente attribuiti a 48 milioni di americani.
Gli analisti hanno criticato il nuovo sistema assicurativo che spingerà gli agricoltori alla sovrapproduzione, rompendo con la filosofia delle negoziazioni commerciali condotte sotto l’egida della WTO: chi produrrà di più guadagnerà di più, una logica che è totalmente sparita dalla concezione europea della lavorazione agricola.
Via | Le Monde
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