Auto Elettriche
Auto elettriche: batterie al grafene cariche in 15 secondi
Una nuova partnership permetterà di sviluppare batterie per auto elettriche davvero innovative: grazie al grafene, si ricaricheranno in pochissimi secondi.
Le auto elettriche in futuro si ricaricheranno solo in 15 secondi. Tutto merito della tecnologia al grafene, oggetto di studi in tutti i principali laboratori di ricerca mondiali. Ma ora l’approdo sul mercato di questa tecnologia appare sempre più imminente, grazie a una nuova partnership: arriverà la “SuperBattery” capace di rivoluzionare l’intero mercato delle vetture elettriche.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Skeleton Technologies, produttore di ultracondensatori, e il Karlsruhe Institute of Technology. L’obiettivo è quello di realizzare una batteria che non solo possa essere ricaricata in modo fulmineo, ma anche dalla grande durata, grazie alla capacità di sopportare moltissimi cicli di carica.
Il tutto potrebbe essere reso possibile grazie al grafene, utilizzando un materiale speciale al carbonio, già ribattezzato “Curved Graphene”. Così come riferisce Repubblica, la SuperBattery potrà essere caricata in pochissimi secondi, tanto da equiparare le vetture elettriche ai tempi di rifornimento di una comune auto a combustibile. Anzi, le tempistiche potrebbero essere addirittura inferiori, rendendo così la mobilità a batteria sempre più appetibile.
Tra le altre innovazioni di questa SuperBattery unica del suo genere, anche un migliore dimensionamento dei pacchi batteria. A differenza delle classiche soluzioni al litio, la tecnologia al grafene non richiede complessi sistemi di raffreddamento. In questo modo, si potrà liberare ulteriormente la progettazione delle vetture e occupare più spazio proprio da destinare alle batterie.
La timeline di lancio non è al momento nota. Secondo i piani della partnership, in un primo stadio le soluzioni al grafene affiancheranno quelle al litio, per fungere da supporto nei momenti di consumo di maggiore energia. Quando la tecnologia sarà sufficientemente matura, potrebbe sostituire completamente quella a oggi esistente.
Fonte: Repubblica