news
Cinemambiente: i vincitori e le foto dell’edizione 2015
Nelle tre sezioni in concorso trionfano Bike vs Cars di Fredrik Gertten, Mare Carbone di Gian Luca Rossi e Saving Mes Aynak
[blogo-gallery id=”160025″ layout=”photostory” title=”Cinemambiente 2015″ slug=”cinemambiente-2015″ id=”160025″ total_images=”25″ photo=”0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24″]
Si è conclusa ieri sera, con l’ennesimo sold out, la diciottesima edizione di Cinemambiente, il festival torinese che anche quest’anno ha attirato un pubblico estremamente eterogeneo, dai professionisti del settore agli ambientalisti, dai giornalisti ai giovani, dai bambini alle famiglie. Circa 20mila le presenze nelle sale del Massimo e negli altri spazi cittadini che hanno ospitato le proiezioni delle sezioni collaterali ai tre concorsi. Nei giorni del festival si è svolto CinemAmbiente Lab, che ha visto la partecipazione di 40 giovani filmaker provenienti da tutta Europa, i quali hanno preso parte alle giornate di workshop, tra cui 3 masterclass tenute da altrettanti grandi registi documentaristi.
[quote layout=”big”]“Questa diciottesima edizione conferma il trend di crescita e di consolidamento di CinemAmbiente nel panorama italiano e internazionale. Devo ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato insieme a me con passione e determinazione alla costruzione di un’edizione che si è rivelata un grande successo, oltre ogni aspettativa”, [/quote]
ha dichiarato Gaetano Capizzi che guida la manifestazione sin dal lontano 1998.
Il premio principale, quello del Concorso internazionale documentari, è andato a Bike vs Cars di Fredrik Gertten, mentre due menzioni sono andate a Life According to Ohad di Eri Daniel Elrich e The Messenger di Su Rynard. Il Concorso documentari italiani ha visto vincere Mare Carbone di Gian Luca Rossi, mentre il Concorso One Hour ha premiato Saving Mes Aynak di Brent E. Huffman.
Ecco tutti i vincitori e le relative motivazioni dell’edizione appena conclusasi. L’appuntamento è per il 2016, con il probabile ritorno della manifestazione a giugno.
CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI
La Giuria composta da Peggy Parsons, Alfonso Pecoraro Scanio, Nevina Satta, Valentin Thurn e Pasquale Verdicchio assegna il premio di 4000 euro, offerto da Asja, per il Miglior documentario internazionale a:
Bikes vs Cars di Fredrik Gertten (Svezia, 2015, 91’)
Per il suo sguardo originale su un tema noto: l’argomento è compreso da molte persone se è coinvolgente. Il film apre una discussione e induce a desiderare di guidare meno ed essere parte del cambiamento. Grazie all’esemplare selezione del concorso, la Giuria ha deciso all’unanimità che più film hanno meritato la menzione d’onore, perché rappresentano differenti approcci alla consapevolezza ambientale e al cinema.
Quindi la Menzione speciale della Giuria va a:
Life According to Ohad di Eri Daniel Elrich (Israele, 2014, 80’)
Per l’originalità e l’avanguardia delle riprese, per il suo approccio crudo e non convenzionale nei confronti di un personaggio conivolgente, le tematiche complesse e le circostanze straordinarie.
E a:
The Messenger di Su Rynard (Francia/Canada, 2015, 90’)
Per essere una mappa imprescindibile per le generazioni future nella comprensione della Natura, delle sue creature viventi e della loro preziosa eredità.
PREMIO DEL PUBBLICO
La votazione del Pubblico, tra i film del Concorso internazionale documentari di CinemAmbiente, assegna il premio di 1000 euro offerto da IREN a:
How to change the world di Jerry Rothwell (Regno Unito/Canada, 2015, 109’)
CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI
La Giuria, composta da Jacopo Chessa, Michele Fornasero e Lisa Tropea, assegna il premio di 2000 euro offerto da CIAL per il Miglior documentario italiano a:
Mare Carbone di Gian Luca Rossi (Italia, 2015, 80’)
Per la vocazione democratica veicolata da un personaggio affascinante che si mette in gioco per ritrovare le proprie radici, costruire il proprio futuro e prendersi cura del proprio spazio.
La Giuria attribuisce inoltre una Menzione speciale a:
‘U Ferru di Marco Leopardi (Italia, 2015, 70’)
Per la dimensione narrativa accattivante che cerca di conciliare la tradizione e la visione moderna della natura più problematica.
CONCORSO INTERNAZIONALE ONE HOUR
La Giuria, composta da Natasha Despotovic, Antonella Frontani e Massimiliano Mazzotta, assegna il premio di 2000 Euro offerto da SMAT per il Miglior mediometraggio a:
Saving Mes Aynak di Brent E. Huffman (USA, 2014, 60’)
Per la capacità di esaminare in maniera armoniosa tutti gli aspetti politici, culturali, umani, sociali e ambientali, fornendo nel contempo una riflessione efficace e profonda della complessa realtà afgana.
La Giuria attribuisce inoltre una Menzione speciale a:
Dark Side of the Chew di Andrew Nisker (Canada/Messico, 2014, 61’)
Per la capacità di presentare con leggerezza e originalità una problematica quotidiana poco conosciuta legata all’uso del chewing gum.
PREMIO SPECIALE “TORINO E LE ALPI”
sostenuto dalla Compagnia di San Paolo
La Giuria, composta da Leonardo Bizzaro, Enrico Camanni e Tiziano Fratus, assegna il premio per il film che meglio rappresenta la dimensione ambientale e della montagna a:
Enchikunye/Coming Back Home di Sandro Bozzolo (Italia, 2015, 39’)
Per l’originalità della storia: due mondi apparentemente inconciliabili dipingono, nello scenario delle Alpi Marittime, l’incontro tra una bergera e una ragazza Masai. La Giuria ha particolarmente apprezzato le atmosfere rarefatte, i dialoghi silenziosi, l’essenzialità dei gesti che accompagnano la nascita di una relazione.
PREMIO AMBIENTE E SOCIETÀ
La Giuria, composta da Marco Avataneo, Angelo Fanelli, Roberto Lombardo, Valeria Munari, Giovanni Porquier e Gabriella Serra, assegna il premio offerto dalla Cooperativa Arcobaleno al film che meglio rappresenta la green economy come occasione di lavoro e inclusione sociale a:
‘U ferru di Marco Leopardi (Italia, 2015, 70’)
Un documentario ben riuscito, raccontato con ritmo e con modo e tono interessanti. L’esperienza della pesca selettiva al pescespada nel mare dello Stretto tra Messina e la Calabria coinvolge e affascina, ponendo interrogativi a più livelli: seguire la tradizione del padre? Continuare a perpetuare la sofferenza sull’animale cacciato e il dominio dell’uomo sulla sua preda? Immagini spettacolari, una bella struttura narrativa, con soluzioni di montaggio creative che presentano uno spettacolo del mare inaspettato, con la sua bellezza indescrivibile e la profondità del legame con l’uomo. Una vigorosa rappresentazione della passione autentica per quel mestiere di pescatore tramandato da generazioni. Una riflessione finale intensa rivolta a coloro che, alla ricerca di futuro, trovano invece nel mare la morte. Per una responsabilità che del mare non è e che rimanda invece a noi, esseri umani.
PREMIO “LE GHIANDE DI CINEMAMBIENTE”
Riconoscimento del Festival riservato a uno scrittore/scrittrice che abbia intrapreso un percorso di vita e di scrittura legato a temi di carattere ambientale, paesaggistico e/o naturalistico. Per l’edizione 2015 “Le Ghiande di CinemAmbiente” sono state assegnate a Davide Sapienza e Tiziano Fratus.
EVENTI SPECIALI
La sezione d’onore del festival dedicata ai film dei maestri del cinema ambientale attribuisce un riconoscimento per l’edizione 2015 a Luc Jacquet, premio Oscar per “La marcia dei pinguini” e presente al Festival con il nuovo film La glace et le ciel.
CINEMAMBIENTE LAB
Il riconoscimento al miglior progetto per l’edizione 2015 va a Seeking for Utopia di Anton Corbal.
Foto | Cinemambiente – Paolo Tangari