Inquinamento
Torino, puzza in tutta la città: incendio in una fabbrica libera diossine
Nel tardo pomeriggio il rogo della Transistor ha prodotto un odore acre che ha invaso tutta la città fino alla collina
Verso le 19 di ieri, mercoledì 18 marzo, l’aria di Torino era irrespirabile. In giro per la città molte persone hanno dovuto schermare con la mano o con un fazzoletto bocca e naso a causa di un persistente maleodore che, al tramonto, si è sparso invadendo tutta la città.
A causare questo disagio è stato il rogo della Transistor, un’azienda di via Paolo Veronese, nella periferia nord di Torino, specializzata nel recupero di materiale elettronico. Questa mattina la nube nera sprigionatasi dall’incendio avvenuto intorno alle 18 non era più visibile, ma l’odore pungente e fastidioso persisteva.
Migliaia le telefonate che hanno raggiunto i vigili del fuoco torinesi e dalle 21 di ieri sera l’Arpa ha iniziato a monitorare le condizioni dell’aria, affermando che non esiste alcun allarme di tipo ambientale. Gli esperti hanno spiegato che la plastica bruciata ha liberato nell’aria delle diossine.
Nelle ore successive al rogo della Transistor, la polizia municipale è passata nei condomini della zone per raccomandare ai residenti di chiudere le finestre di casa.
Circa venti le squadre di Vigili del Fuoco che si sono impegnate fino a tarda notte per domate le fiamme.
Fra le possibili cause dell’incendio vi è un corto circuito che avrebbe scatenato una reazione a catena, facendo bruciare computer e altri rifiuti elettronici. Due operai dell’azienda di 37 e 59 anni sono rimasti intossicati e trasportati all’ospedale Giovanni Bosco dove sono rimasti per tutta la notte. Gli altri si sono allontanati mettendosi in salvo non appena hanno visto le fiamme.
Via | Repubblica
Foto | Google Maps