Seguici su

Clima

Smog, l’aria delle città in Europa è ancora troppo inquinata

La relazione annuale sulla qualità dell’aria che raccoglie dati provenienti da stazioni di monitoraggio ufficiali in tutta Europa mostra che quasi tutti gli abitanti delle città sono esposti a sostanze inquinanti a livelli ritenuti non sicuri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

[blogo-video provider_video_id=”fbQ1O_pT1k0″ provider=”youtube” title=””L’aria inquinata è cancerogena” – science” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=fbQ1O_pT1k0″]

In Europa respiriamo aria troppo inquinata, tanto che il 95 per cento della popolazione urbana europea è esposta a livelli pericolosi. E’ quanto emerge dalla relazione annuale sulla qualità dell’aria pubblicata dall’EEA che mostra i dati dei livelli di inquinamento in quasi 400 città europee. Mentre molte grandi città hanno livelli relativamente bassi di inquinamento, altre hanno livelli di inquinamento superiori ai limiti UE per una parte significativa dell’anno.

Ha detto Hans Bruyninckx direttore esecutivo dell’EEA:

L’inquinamento atmosferico è ancora alto in Europa, il che incide sui costi: per i nostri sistemi naturali, la nostra economia, la produttività della forza lavoro europea, e più gravemente sulla la salute generale dei cittadini europei.

Il più grave inquinante dell’aria sono le polveri sottili, PM10 e PM2,5 simili alla polvere o alla fuliggine, ma con particelle molto piccole, è in grado di penetrare in profondità nei polmoni: in Italia si calcola che le vittime siano state 64 mila. L’esposizione a lungo termine al particolato è responsabile per la stragrande maggioranza delle morti premature dovute all’inquinamento atmosferico-provocato in Europa nel 2011, mentre alti livelli di ozono troposferico pure hanno causato un numero significativo di morti.

La maggior parte degli inquinanti atmosferici sono lievemente diminuiti nel corso dell’ultimo decennio, tra cui particolato e l’ozono. Il biossido di azoto (NO2), un altro inquinante, non è diminuito cos’ come previsto e ciò perché veicoli e autovetture che sono un’importante fonte di NO2 non hanno sempre rispettato la riduzione delle emissioni previste. Ma l’agente inquinante che è aumentato di più negli ultimi 10 anni è stato il benzo(a)pyrene (BaP), il cui volume nell’atmosfera è cresciuto di un quinto tra il 2003 e il 2012 e generato dall’uso delle stufe a legna e dal riscaldamento delle biomasse. Nel 2012 quasi nove su dieci abitanti delle città sono stati esposti al BaP al di dei livelli di riferimenti indicati dall’OMS.

Un numero crescente di ricerche scientifiche indicano che gli inquinanti atmosferici possono essere più dannosi di quanto si pensasse; e l’effetto sulle malattie respiratorie e cardiache dell’inquinamento atmosferico è ben noto, ma nuovi studi hanno dimostrato che può anche incidere sulla salute anche in altri modi, dallo sviluppo fetale a malattie che si presentano in età avanzata. Mentre la maggior parte del danno deriva da esposizione a lungo termine, gli episodi d esposizione a breve termine possono essere altrettanto pericoloso.

Accanto la salute, questi inquinanti hanno anche un effetto significativo sulla vita delle piante e degli ecosistemi. Questi problemi, tra cui l’eutrofizzazione e l’acidificazione sono diminuiti negli ultimi anni. Tuttavia, sono ancora molto diffusi.

Dunque la Commissione europea pensa di rivedere il pacchetto sulla qualità dell’aria. Spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente:

Si tratta di uno strumento fondamentale per aiutare i governi e ridurre l’inquinamento sul proprio territorio e a tutelare la salute dei cittadini, sul quale Legambiente sta lavorando insieme all’EEb e altre ONG europee affinché vengano adottate misure restrittive più ambiziose e vincolanti sulla base delle recenti raccomandazioni fornite dall’OMS. La revisione del pacchetto sulla qualità dell’aria prevede, tra le altre cose, la riduzione delle emissioni degli inquinanti più pericolosi. Ritirandolo si renderebbe più difficoltoso il percorso verso il raggiungimento degli standard idonei di qualità dell’aria e per questo chiediamo al Governo Italiano di impegnarsi concretamente per una sua rapida approvazione.

Via | EEA

Ultime novità