Cronaca ambientale
Alluvione di Genova, rete Limet: “Abbiamo dato l’allerta mercoledì ma nessuno ci ha ascoltato”
Abbiamo intervistato Achille Pennellatore, del Centro Meteo Portosole di Sanremo: “Per tre giorni ho inviato avvisi agli enti competenti”
Achille Pennellatore è un ormeggiatore di Portosole, il porto turistico della città ligure di Sanremo: ha un incarico parziale di previsioni meteo per l’assistenza alla navigazione nelle zone di mare della Liguria e nelle zone di mare fino alla Corsica.
Ieri Genova è nuovamente affogata sotto una pioggia intensa, allagandosi completamente e riportando la mente collettiva agli episodi di cronaca, più e meno recenti, che fanno del capoluogo ligure una vera e propria trappola, in caso di forte maltempo.
Nei giorni scorsi, da mercoledì, Pennellatore ha diramato da Portosole diversi avvisi (l’ultimo ieri pomeriggio, “rosso”) che sono stati totalmente ignorati dagli organi istituzionali ufficiali preposti per il monitoraggio e l’eventuale allerta meteorologica. Effettivamente nessun allerta ufficiale è stata resa nota né dal Centro Meteo né dall’Arpa Liguria, cosa denunciata anche dal sindaco di Genova Marco Doria e dall’assessore regionale alla Protezione Civile Raffaella Paita.
Abbiamo contattato al telefono Achille Pennellatore per chiedergli lumi sugli avvisi da lui pubblicati nei giorni scorsi e sulla sordità istituzionale che ha riscontrato.
Che cosa è successo negli ultimi giorni?
“Premetto che preferisco parlare del tempo che farà perchè del tempo che ha fatto sono capaci tutti. C’è stata una linea di convergenza tra scirocco e grecale-tramontana davanti Genova ed al promontorio di Portofino: una linea stazionaria davanti alla quale si sono costituiti eventi temporaleschi autorigeneranti che hanno insistito sempre sulla stessa zona, con la stessa quantità ingente di pioggia.
Ha debuttato mercoledì [8 ottobre, nda], tutta la giornata di ieri giovedì e qualcosa anche questa mattina, un residuo del quale vi è poi giunta la notizia.”
Com’è possibile fare una previsione attendibile, e in che percentuale lo è, su questo tipo di fenomeni atmosferici (cumulonembi)?
“Io diramo bollettini a 5 giorni, 120 ore. A volte 144, quando la situazione è più semplice. Partiamo con un margine di errore del 20% a un giorno, 30% a due giorni fino al 50% al quinto giorno: il bollettino che ho fatto stamattina per martedì avrà il 50% di possibilità che si avveri, domani scenderà al 40%, il giorno prima sarà al 15-20%: per questo invitiamo la gente a seguire i bollettini giorno per giorno. […] I bollettini meteo sono come i listini dei prezzi: l’ultimo annulla e sostituisce il precedente.”
In queste ore stanno uscendo dichiarazioni dell’assessore regionale Paita e del sindaco di Genova: loro dicono che non c’è stata nessuna allerta da parte degli organi ufficiali (Arpal).
“Tengo a precisare che non appartengo in alcun modo a un organo ufficiale. Il nostro è un servizio meteo privato: sia come Limet, un’organizzazione di volontariato di Genova per la Liguria che emette un bollettino meteo giornaliero, sia come Portosole qui a Sanremo per il bollettino che emettiamo a 4,5 giorni, anche 6, abbiamo iniziato a emettere avvisi 72 ore prima, vale a dire 3 giorni prima dell’evento.”
Limet come è organizzata?
“Limet è un’organizzazione di appassionati di meteorologia: ci sono studiosi, laureati, fisici, appassionati. Abbiamo fondato questo sito, centrometeoligure.it, abbiamo un forum su cui discutiamo e inseriamo con il low-casting le vicende meteo in diretta. […] Sono 100/110 stazioni in tutta la Liguria, alternative alla rete ufficiale dell’Arpa. Tra queste ci siamo noi di Portosole, poi c’è a Imperia, a Bordighera a Ventimiglia ed altre. I dati confluiscono tutti a Genova, dove c’è il Presidente e il direttivo di Limet, e si pubblicano sul sito: videate con pioggia, umidità e temperatura del vento, e poi le previsioni una volta al giorno. […] Siamo bene organizzati e usiamo un linguaggio semplice.”
Nei giorni scorsi avete avvisato qualcuno? Gli organi ufficiali, gli enti istituzionali…
“Si: abbiamo una bacheca dove ci sono gli avvisi. Utilizziamo una scala particolare, europea, per quanto riguarda gli avvisi. Noi li chiamiamo avvisi, non allerta o allarme che hanno un sapore militare e non mi piace: avvisi di vigilanza. Abbiamo “avviso di vigilanza zero”, semaforo verde, nessun fenomeno, bel tempo. “Avviso di vigilanza uno”, giallo, fenomeni già di una certa consistenza ma non ancora pericolosi. “Avviso di vigilanza due”, arancione, qui cominciamo ad andare nel problematico, e poi c’è il massimo: “Avviso di vigilanza tre”, colore rosso. Nel bollettino di ieri io ho scomodato prima l’arancione con tendenza, poi, al rosso proprio nella zona di Genova, il comparto centrale della Regione.”
Che risposte avete ricevuto?
“Nessuna. Ho inviato il bollettino a una cinquantina di destinatari via fax (istituzioni, Protezione Civile locale e regionale, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Capitanerie di Porto, Polizia e privati. Lo stesso bollettino è stato inviato via posta elettronica a circa 200 destinatari. […] Non essendo ufficiali noi diamo solo fastidio: succede anche che magari gli organi ufficiali danno “allerta pioggia” e noi diciamo che no, non c’è alcuna allerta: è una pioggia normale. Noi buttiamo acqua sul fuoco, spesso.”
Perchè secondo lei a volte viene dato un allarme che non c’è e invece in questi casi nessuno avvisa nessuno?
“Bisognerebbe chiederlo a quelli dell’Arpal. O agli organi ufficiali: sono loro che decidono cosa fare e cosa non fare. Si potrebbe ricondurre ad una “temporanea incompetenza”, non saprei.”
Com’è ora la situazione?
“Sembra strano dirlo ma negli ultimi tre giorni a Sanremo abbiamo avuto il sole: non dico sereno ma quantomeno poco nuvoloso. Osservavamo da qua la situazione del grande cumulonembo su Genova: vedevamo solo quella nuvola, stazionaria. […] Nelle prossime ore potrebbero esserci altri fenomeni a carattere temporalesco, ma sparsi a macchia di leopardo. Noi guardiamo più che altro al futuro: ci sarà un nuovo peggioramento tra domenica notte, lunedì e martedì. Sopratutto lunedì.”
Questa potrebbe quindi essere un avviso di vigilanza ufficioso?
“Potrebbe già essere un avviso, ma occorre ancora qualche ora: l’avviso specifico per lunedì uscirà o domani o domenica. Stiamo cercando di responsabilizzare, almeno questa volta, gli organi istituzionali.”
Foto | Char su Twitter