ENERGIE
Sheerwind, ecco cosa è in grado di fare l’eolico se gli si aggiunge un imbuto
L’idea è incanalare il vento, aumentandone la velocità, in modo da poter usare turbine più piccole. Un sistema di minore costo e impatto visivo, che può sfruttare siti meno ventosi e non rappresenta un rischio per gli uccelli migratori
Non è detto che le pale eoliche debbano essere sempre più alte e più grandi; potrebbero anche essere un po’ più piccole se l’aria si potesse muovere abbastanza in fretta (1).
Come è possibile accelerare il vento? Lo si può fare se lo si incanala in un imbuto, sfruttando il classico effetto Venturi: minore la sezione di una condotta, più rapido il flusso dell’aria per cercare di conservare la portata (2). Potemmo quindi definirlo un “eolico a concentrazione“.
Come si può vedere dal prototipo di Invelox nella foto qui sotto, vento a bassa velocità (anche meno di 1 m/s) viene incanalato negli imbuti dove acquista velocità, in modo da fare girare la turbina collocata nel punto indicato con “4”. La turbina collocata al chiuso necessita di minori manutenzioni e non rappresenta un rischio per gli uccelli migratori. Prima di raggiungere la pala, è possivbile dare all’aria un profilo di velocità “a ciambella”, in modo da concetrare il flusso sulle pale senza colpire inutilmente il perno.
Sheerwind, l’azienda che vorrebbe applicare questo sistema su vasta scala, sostiene che i maggiori vantaggi sono dati dalla possibilità di installare un parco eolico anche dove la velocità del vento è bassa con costi più bassi (43% in meno di capitale e 50% in meno di spese correnti) e minore occupazione del suolo (fino al 90%). Qui si possono trovare altri dettagli, anche relativi ai generatori omnidirezionali, in grado di raccogliere il vento da qualunque direzione.
E’ interessante il confronto tra Invelox e una pala eolica tradizionale: a parità di potenza (1,8 MW), Invelox utilizza una struttura alta 28 m e non 80, una pala di 8 m di diametro invece che 85 menter il vento di cut-in è di soli 0,9 m/s in luogo di 3,8.
E’ difficile prevedere se una simile tecnologia potrà avere fortuna, ma intanto ha dimostrato quanto sia vitale il mondo delle energie rinnovabili dal punto di vista della ricerca e sviluppo. Basta crederci e investire risorse, invece di sprecarle altrove.
(1) Dopotutto, la potenza della turbina è proporzionale al quadrato del diametro dell’eolica, ma al cubo della velocità del vento.
(2) Per un fluido incomprimibile, A1v1=A2v2, cioè la velocità del fluido è inversamente proporzionale all’area della sezione del condotto. Ciò vale approssimativamente anche per l’aria se le velocità non sono troppo elevate.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su
- e su
- ed è gratuita.