ENERGIE
Energia dal magma in Islanda: 36 MW di potenza elettrica con una sola trivellazione
Grazie alle più alte temperature raggiunte dal vapore, migliora il rendimento, producendo molta più energia di quella ottenibile con una trivellazione simile fatta con il fracking.
In Islanda, per la prima volta è stata dimostrata la fattibilità di ottenere energia geotermica direttamente dal magma.
L’ Iceland Deep Drilling Project è un progetto pubblico-privato per la valorizzazione dell’energia geotermica, di cui l’Islanda come è noto è all’avanguardia.
Nel 2008-2009 durante una trivellazione nella zona di Frafla fu raggiunta una sacca di magma. Invece di chiudere il buco con il cemento per trivellare altrove, gli sviluppatori hanno pensato di valorizzare l’investimento valutando la possibilità di utilizzare il magma come sorgente di energia. Il foro è stato quindi messo in sicurezza e attrezzato per poter utilizzare l’energia termica per ottenere vapore.
Il flusso di vapore è ora stabile a circa 450 °C e fornisce una potenza termica che potrebbe garantire 36 MW di energia elettrica quando verrà convogliato in una turbina.
L’alto rendimento del sistema è dovuto all’ elevata temperatura dell’energia in ingresso, come è noto a chi abbia un minimo di dimestichezza con la termodinamica (1) .
Parlando di trivelle, è appena il caso di fare notare che un pozzo di tight oil da fracking necessita di investimenti molto maggiori e può produrre nella sua vita utile circa 900000 barili di greggio, equivalenti a circa 5000 TJ di energia. Una volta che il pozzo è esaurito restano solo i disastri ambientali.
Il pozzo islandese potrà produrre la stessa quantità di energia in soli quattro anni e mezzo (energia elettrica che può essere messa subito in rete e non deve essere trasportata da un oleodotto per migliaia di km) e poi potrà produrla per un tempo virtualmente infinito, trattandosi di una fonte rinnovabile.
In altre parole, i trivellatori dovrebbero iniziare a guardarsi intorno alla ricerca di “giacimenti di magma” invece che di shale oil…
(1) Il limite superiore di rendimento di qualsiasi macchina termica è pari a 1-(T2/T1), dove T1 è la temperatura del calore in ingresso e T2 quella del calore in uscita. Poichè T1 non può diventare infinita e T2 non si può annullare il rendimento è sempre minore di un numero minore di uno Per approfondire, è opportuno cercare “Ciclo di Carnot” sui motori di ricerca.