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Fori imperiali, il sindaco di Roma Ignazio Marino conferma: dal 1 agosto stop alla circolazione dei veicoli privati
Da agosto, ufficialmente, i Fori imperiali di Roma verranno chiusi al traffico privato: lo ha annunciato ufficialmente il sindaco Ignazio Marino. Cosa cambia nella mobiltà di Roma?
Lo aveva annunciato già in campagna elettorale e sembra proprio intenzionato a mantenere la promessa, il sindaco di Roma Ignazio Marino: questa mattina il primo cittadino della capitale ha annunciato in via ufficiale la chiusura al traffico di veicoli privati dei Fori Imperiali di Roma, area archeologica tra le più famose del mondo, nel tratto tra largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo.
Bisogna, prima d’ogni cosa, sfatare un mito e dare un numero preciso: questo non significa che Roma sarà “più vivibile” né, tantomeno, “più invivibile”: stiamo parlando della chiusura al traffico veicolare privato (e non di “pedonalizzazione”) di 650m di strada (se non ci credete potete controllare su google maps): prima buona pratica dunque sarebbe di andar quieti con gli entusiasmi e con i moti di indignazione e capire cosa significa tutto questo.
Ma andiamo con ordine. Questa mattina il sindaco di Roma Marino ha annunciato la decisione definitiva:
“Dal mese di agosto certamente avremo la chiusura al passaggio dei veicoli privati nel tratto dei Fori Imperiali tra largo Corrado Ricci a piazza del Colosseo: questo vuol dire diminuire il traffico del 90%. Mi sembra un buon risultato. […] L’8 luglio ci sarà la conferenza dei servizi nella quale illustreremo il piano per la pedonalizzazione dei Fori e credo che, entro la fine del mese, riusciremo ad avviare un progetto che aspetta di essere realizzato da decine di anni. Il progetto non è di semafori, ma di recupero dell’area archeologica.”
Ora, per i non romani è giusto spiegare cosa significa oggi la circolazione lungo via dei Fori Imperiali: significa passare con l’auto a circa 10m dal patrimonio Unesco del Colosseo, significa avere la possibilità di parcheggiare due metri sopra uno scavo archeologico aperto, significa vedere 6, dico 6, camion bar dello stesso gestore (ex assessore) in meno di un chilometro di strada, significa vivere il rischio che, per un incidente, un’auto possa finire contro il Colosseo (è successo, e non solo una volta).
Significa vibrazioni che provengono dai mezzi pesanti (autobus e torpedoni, ma anche furgoni e camion), dalle auto (che sfrecciano letteralmente su quella strada), dai motorini, vibrazioni che danneggiano considerevolmente l’area archeologica, nella struttura e nella vista. In questo senso la pedonalizzazione dei Fori proposta da Marino non è un’idea, una proposta (bella o brutta), ma una vera e propria necessità, con buona pace dei romani.
L’argomentazione che vuole una congestione del traffico non può e non deve essere nemmeno riportata agli atti, perchè la congestione del traffico è un danno risibile a quello che quotidianamente, oggi, subisce un patrimonio archeologico di importanza planetaria (i Fori Imperiali ed il Colosseo sono di tutti e 6.5 miliardi di persone e non di quelle poche decine di migliaia che ci sfrecciano accanto con macchina e motorino). Altrettanto vero però è che parlare di pedonalizzazione è, francamente, una stortura lessicale piuttosto forzata.
650m di strada che, per essere “pedonalizzata”, o meglio espropriata al traffico privato, non val la pena di festeggiare come la conquista della Champions League; per intenderci: in occasione della festa dei santi di Roma, Pietro e Paolo, il Comune organizza dal 2008 un evento chiamato Girandola di Castel S. Angelo, uno spettacolo pirotecnico disegnato da Michelangelo ed interrotto dai sabaudi con l’Unità d’Italia. Il sindaco Marino decise, in quell’occasione (due settimane fa), di aprire al traffico la micragnosa zona a traffico limitato del centro storico di Roma, creando così una situazione di tappo assolutamente clamorosa (quella che vedete qui sotto).
Risultato? Chi si è mosso con i mezzi pubblici allo spettacolo non è mai arrivato, nemmeno a piedi, e il centro è stato per l’ennesima volta occupato dal traffico invece che dalle persone.
Ecco, in questo senso la pedonalizzazione dei Fori Imperiali è, diceva Fantozzi, “una boiata pazzesca” (non proprio “boiata”): il potenziamento della rete Atac, che vi informiamo a luglio ed agosto sarà dimezzata per via dell’estate (ottima idea), e la chiusura dell’intero centro storico al traffico privato sono l’unica possibilità per la Città Eterna di restare tale, evitando una lenta e soffocante morte da smog, stress, inquinamento. Un primo microscopico passo per cui ogni argomentazione contraria non dovrebbe proprio avere spazio.