Il Lago Trasimeno cresce di 63cm l’anno
Le forti ed incessanti piogge continuano ad ingrossare il lago Trasimeno, il più esteso specchio d’acqua dolce dell’Italia peninsulare, nella provincia di Perugia: 63 centimetri in più rispetto al 2012.
Secondo i rilievi effettuati questa mattina dal Servizio Difesa e Gestione Idraulica della Provincia di Perugia non si arresta l’ascesa verso lo zero idrometrico del lago Trasimeno: alle 8:00 di stamattina il livello idrometrico del Trasimeno rispetto alla quota di riferimento (zero idrometrico posto a 257,33 sul livello del mare) era di -31 cm. Rispetto alle 8 di lunedi’ 1 aprile (-36) il livello era di +5 cm. Rispetto alla stessa data del 2012 (-94) il livello era di +63 cm.
Rispetto al 1 aprile il lago è salito ulteriormente di 5 cm, ma il dato interessante (ed incoraggiante) è il confronto con la misurazione di un anno fa: 63cm “guadagnati” in un anno dal Trasimeno sono un’ottima cosa, visti anche i lunghi periodi di siccità estivi che hanno caratterizzato gli anni scorsi.
L’inverno più piovoso degli ultimi anni ha fatto bene al Trasimeno (un po’ meno bene al dissesto idrogeologico, ultimo esempio il treno deragliato questa mattina proprio in Umbria).
La speranza è che l’agricoltura umbra, in particolare i vitigni, abbiano una nuova linfa vitale da questo costante aumento. L’idrologia del Lago Trasimeno, lago chiuso senza immissari naturali, è sempre stata fortemente dipendente dall’andamento pluviometrico. Nella sua storia il lago è stato infatti soggetto a frequenti fenomeni di impaludamento in periodi di crisi idrica e a esondazioni in periodi particolarmente piovosi; tali fenomeni hanno richiesto l’intervento dell’uomo per la regimazione delle sue acque.
L’Arpa Umbria, sul suo sito, ricorda l’importanza della buona salute di questo lago:
Nell’ultimo secolo il lago è stato soggetto a vari periodi critici in cui il livello idrometrico si è mantenuto costantemente molto al di sotto della quota dello scolmatore dell’emissario. Nel secondo dopoguerra, probabilmente anche a causa del progressivo aumento dei prelievi, è iniziato un ciclo idrologico negativo che ha raggiunto i valori minimi a fine anni ’50 quando sono state registrate quote medie annue di 250 centimetri al di sotto dello zero idrometrico. Il ciclo negativo è stato interrotto anche grazie ad una serie di interventi, tra cui l’ampliamento del bacino idrografico del Lago e il controllo sui prelievi, che hanno portato ad un graduale aumento del livello medio fino a valori intorno allo zero. A questo periodo sono seguiti altri cicli critici pluriennali, di cui l’ultimo dal 1989 è tuttora in corso.
Non avendo immissari le piogge sono la linfa vitale per il lago Trasimeno il quale, rapidamente, si sta rimettendo in salute.
Via | Provincia di Perugia
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