Acqua
Stati Uniti, allarme acque: il 55% dei fiumi è inquinato
La Us Environmental Protection Agency (Epa) ha recentemente lanciato un allarme su tutto il territorio degli Stati Uniti: il 55% dei fiumi americani sarebbe infatti gravemente inquinato, al punto da mettere a rischio la vita acquatica.
Secondo l’ente di protezione ambientale americano gli alti livelli di inquinamento riscontrati nelle acque degli 1,2 milioni di chilometri di corsi d’acqua a stelle e strisce ne stanno mettendo a serio rischio l’equilibrio ambientale.
Non solo il colosso cinese, ma anche il sempiterno gigante mondiale Usa deve fare i conti con l’inquinamento, a dimostrazione che capitalismo o “comunismo” poco cambia quando si tratta di inquinare.
Gli scarichi delle aree urbane, l’inquinamento batterico, gli alti livelli di mercurio, fosforo ed azoto sono tra i problemi di maggiore incidenza per i fiumi degli Stati Uniti: in un’analisi svolta tra il 2008 ed il 2009 dall’Epa ha svelato come ci sia stato un calo del 4%, rispetto al 2004, dei corsi d’acqua giudicabili in buone condizioni.
La ricerca ha messo a nudo una situazione piuttosto preoccupante:
La salute di fiumi, laghi, baie ed acque costiere della nostra nazione dipende dalla vasta rete di corsi d’acqua fin da dove iniziano e questa nuova ricerca scientifica a dimostra che i torrenti e fiumi in America sono sotto una pressione significativa. Dobbiamo continuare a investire nella protezione e nel ripristino dei corsi d’acqua e dei fiumi della nostra nazione, in quanto sono le fonti vitali della nostra acqua potabile, sono ricchi di opportunità ricreative e svolgono un ruolo fondamentale per l’economia
Con queste parole Nancy Stoner, vice amministratrice dell’Epa’s Office of water acting, ha commentato la ricerca dell’ente di protezione ambientale.
Secondo l’Epa nel 27% dei fiumi americani si riscontano eccessivi livelli di fosforo, mentre nel 40% dei casi è l’azoto a rappresentare l’agente inquinante più presente: questi nutrimenti altamente inquinanti altro non fanno che aumentare la produzione di alghe, che a loro volta abbassano il livello di ossigeno nelle acque e danno vita ad un fenomeno chiamato eutrofizzazione.
L’inquinamento da mercurio è invece un’aspetto decisamente più preoccupante: l’Epa ha calcolato che in 13.000 miglia di fiumi vivono pesci con livelli eccessivi di mercurio, cosa pericolosa sia per il consumo umano che per la balneazione in quelle acque.
Nel 9% dei corsi d’acqua americani invece il livello di batteri viene considerato eccessivo: ciò mette a rischio la salute pubblica e rende necessario alle autorità rivedere le autorizzazioni alla balneazione.