Alimentazione
Nel Montana è legale mangiare animali vittime di incidenti stradali
Nello stato del Montana negli Stati Uniti chi investe un animale come cervo, antilope o alce o è autorizzato a portarselo via per cibarsene. La pratica è incoraggiata in West Virginia e Illinois mentre è illegale in Texas.
L’idea di rendere disponibile al consumo l’animale che si è investito, cervo, daino o cinghiale secondi i legislatori del Montana è direttamente mutuata (un po’ forzatamente per la verità) dal freeganismo ossia dalla pratica di cibarsi di rifiuti. Questa la motivazione data dal Montana allorché è stata approvata la legge che consente a chi investe un cervo, antilope o alce. Insomma quegli animali considerati commestibili.
Per dare un idea del fenomeno si consideri che in Wisconsin ogni anno sono rimossi/recuperati 45.000 cervi mentre a livello nazionale sono 1 milione gli animali investiti ogni giorno e ogni anno sono uccisi dalle auto 1,5 milioni di cervi. Negli Usa peraltro è ammesso in alcuni Stati donare gli animali investiti alle mense pubbliche per evitare di sprecare la loro carne.
In Tennessee hanno rifiutato questa legge temendo che per le strade si potesse scatenare un nuovi sistema di caccia basato sull’investire apposta gli animali.
Nel Montana fanno sapere che essendo uno stato a vocazione rurale sanno esattamente come poter recuperare l’animale investito e al contrario di quanto accade in Alaska, dove la carcassa è desinata alle mense per disagiati, non usano denaro pubblico per raccogliere e sfasciare l’animale. Anche nello stato di new York è possibile portarsi a casa l’animale investito e per questo viene assegnato al conducente un tag.
Resta da capire se saranno eventualmente effettuati controlli sanitari sugli animali e se in caso di intossicazioni chi sarà considerato il responsabile.
ma nel Paese dell’assoluto individualismo ha risposto così il Sen. Kendall Van Dyk democratico:
Non ci si dovrebbe aspettare dalle forze dell’ordine di sapere se un animale morto sia sicuro per l’alimentazione. Io mi fido del mio naso.
Via | CS Monitor
Foto | Flickr