Natura
Terremoto in Giappone: a Tokyo i grattacieli oscillano ma non c’è allarme tsunami
La scossa, intensa come quella che devastò L’Aquila nel 2009, non ha causato danni a cose e persone
Un terremoto di magnitudo 6.2 Richter si è verificato in pieno giorno in Giappone alle 16:23 locali (le 8:23 in Italia): la scossa, di medio-alta intensità anche per gli standard giapponesi (qui tutte le scosse registrate ieri nel Paese del Sol levante), paese abituato a tremare più volte al giorno e, per questo, piuttosto avanguardista per quanto riguarda la sicurezza, ha fatto oscillare i grattacieli e gli edifici più alti di Tokyo per qualche decina di secondi.
L’epicentro del sisma è stato registrato, secondo Japan Metereological Agency, a circa 143km a nord-ovest della capitale nipponica a circa 9km di profondità ed è stato seguito, poco dopo, da una seconda scossa (definita di assestamento) di magnitudo 4.7 Richter.
Al momento non risultano danni a cose o persone. Per dare la misura dell’intensità di questa scossa, basti pensare che quella che il 9 aprile 2009 devastò L’Aquila fu di magnitudo 6.3.
L’attenzione del pianeta si è poggiata su questo ennesimo evento sismico in Giappone a causa proprio dell’intensità della scossa, che ha fatto temere un nuovo allarme tsunami, con tutti i rischi conseguenti che ricordiamo tutti, dopo il disastro di Fukushima.
Takayuki Fukuda, un funzionario dei vigili del fuoco di Nikko, nella prefettura di Tochigi, a pochi chilometri dall’epicentro, ha riferito alla tv Nhk:
C’è stata una scossa verticale di una decina di secondi. Non è caduto niente dagli scaffali e non si è registrato alcun danno ai vetri. Ci stiamo comunque preparando per pattugliare la città.
La Japan Metereological Agency, rapidamente e dopo accurate verifiche, ha diramato immediatamente un comunicato alla stampa nipponica per scongiurare il panico derivante da un rischio tsunami: non sono attese onde anomale nonostante l’intensità sia stata di 5+ (su una scala di 7, quella utilizzata in Giappone).
Per precauzione, secondo le linee guida contenute nelle procedure di sicurezza, sono stati momentaneamente fermati i mitici treni proiettile Shinkansen e sono state immediatamente inviati degli ispettori in tutti gli impianti nucleari presenti nell’area del sisma, tra cui anche i reattori 1 e 2 di Fukushima-Daiichi, proprio quelli interessati dallo tsunami del 11 marzo 2011. L’agenzia stampa Jiji parla anche di allarme valanghe.
La Tepco, Tokyo electricity power company, gestore dell’impianto nucleare, ha spiegato che non sono state segnalate anomalie di alcun tipo, nè a Fukushima nè altrove (lo ricordiamo, il terremoto dell’11 marzo 2011 aveva avuto origine in mare ed era stato di 9.0 di magnitudo Richter).