Energia
Le biomasse inquinano e non sono tassate: il rapporto Nomisma
Le biomasse inquinano ma sono considerate rinnovabili e non tassate.
Secondo i risultati presentati dallo Studio Nomisma Energia Biomasse Termiche in Italia Riflessi Economici ed Ambientali al convegno I combustibili da riscaldamento organizzato da Assoliquidi le biomasse inquinano troppo tant’è che l’Istituto propone piuttosto che di incentivarle di tassarle.
Del fatto che le biomasse bruciando potessero emettere più CO2 del previsto e allontanare l’Europa dagli obiettivi di Kyoto era un dubbio che già serpeggiava da almeno un anno; fatto questo sfuggito a Corrado Clini che come ministro per l’Ambiente alla scorsa edizione di Ecomondo spiegò come le biomasse sarebbero state incentivate sopratutto al Nord Italia.
Lo avevo scritto qualcje post fa che a causa della crisi in Italia si era iniziato a consumare per il riscaldamento moltissima legna da ardere tant’è che il nostro Paese in Europa risultava essere il primo importatore.
Spiega Davide Tabarelli Presidente di NE-Nomisma Energia:
Il confronto tra i combustibili rileva infatti che le biomasse termiche emettono bruciando, anche nelle migliori condizioni, oltre 1000 volte più particolato fine delle fonti gassose come il GPL. Sebbene sia fondamentale tenere conto del vantaggio economico nell’uso di biomasse e della riduzione, a volte discutibile, della CO2, non dobbiamo dimenticare la priorità ambientale della qualità dell’aria. Si evidenzia che per quanto riguarda le emissioni di polveri, NOX, diossina, l’utilizzo delle biomasse comporta attualmente emissioni molto più consistenti rispetto ai combustibili tradizionali e, in particolare, a quelli gassosi.
E veniamo ai conti presentati nello studio che indicano come a fronte di una fonte ritenuta rinnovabile ma che produce in realtà inquinamento, non si realizzino introiti a causa della mancata tassazione:
Attualmente le biomasse contano per circa 4 Mtep (16,6 mln.t) nel 2012, e ciò significa che le minori entrate sono dell’ordine di 2,2 mld.€, mancate entrate che sono state compensate da maggiore tassazione a carico dei cittadini. Negli ultimi 15 anni è possibile stimare che questa forma indiretta di sostegno abbia comportato mancate entrate per oltre 10 miliardi di €, con un’incidenza sempre maggiore in ragione delle crescenti quantità di biomasse utilizzate ed anche accentuate dal trend crescente dei prezzi delle fonti fossili. Gli attuali 2,2 mld.€ di mancate entrate cresceranno gradualmente fino al 2020 per superare i 3,6 mld.€/anno. Complessivamente, nei prossimi anni al 2020 l’ammanco per le finanze pubbliche supererà i 20 miliardi di €, rendendo necessarie ed urgenti altre misure di recupero.
Via | Assogasliquidi