Energia
Il Nobel Steven Chu molla Barack Obama, il segretario per l’energia rassegna le dimissioni
Steven Chu nobel per la fisica e segretario all’energia del Governo Obama rassegna le dimissioni e dice di voler tornare alla vita accademica.
Steven Chu Nobel per la fisica e segretario per l’energia del green team di Barack Obama rassegna le sue dimissione. La notizia è fresca fresca e dopo 4 anni finisce l’avventura del Nobel Chu che avrebbe dovuto dare quella rivoluzione verde promessa da Obama nel primo mandato presidenziale e confermata nel secondo.
Chu ha assistito al crollo di Solyndra (colpa forse di quel gas scisto estratto con tanta avidità Mr.Obama?), la società che avrebbe dovuto produrre energia fotovoltai e ha spiegato il segretario per l’Energia che lascerà il suo incarico non appena sarà nominato il successore.
Ufficialmente spiega Chu nella lettera indirizzata ai colleghi che lascia l’incarico governativo:
Vorrei tornare a una vita accademica di insegnamento e di ricerca, ma continuerà a seguire i progetti che ci hanno accomunato negli ultimi 4 anni. Ho intenzione di restare per l’ ARPA-E Summit di fine febbraio.
Per ora non si conosce il successore e negli Usa si è già scatenato il toto nomi che comprende l’ex senatore del Nord Dakota Byron Dorgan, l’ex governatore del Colorado Bill Ritter, l’ex governatore di Washington Chris Gregoire e l’ex governatore del Michigan Jennifer Granholm. Si vocifera anche di Ernest Moniz, un professore di fisica al Massachusetts Institute of Technology sottosegretario nell’amministrazione Clinton.
La decisione presa da Obama quattro anni di nominare Chu, un pacato scienziato come segretario dell’Energia fu accolta con grande entusiasmo dalla comunità scientifica. L’impressione fu che il predidente Obama volesse sollevare le lotte che si tenevano a Washington nel campo dell’energia al di sopra delle beghe politiche e consegnare al paese le migliori scelte possibili con particolare attenzione alle energie rinnovabili.
Ricordo che Chu è sostenitore dell’energia nucleare in cui crede moltissimo e che si è trovato a fronteggiare lungo i 4 anni del suo mandato dall’emergenza nel Golfo del Messico a ctack di Solindra. Molti dei soldi dati al DOE, al Dipartimento per l’Energia poi sono stati usati per recuperare le scorie nucleari e di questo va dato merito a Chu come riconoscono anche molti Repubblicani. L’incubo di Chu dunque è il carbone.
Via | Politico
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