Surriscaldamento globale: sei decenni in tredici secondi. Il video della Nasa
Dal 1990 un vero e proprio boom in tutto l’emisfero boreale
Sessantadue anni di surriscaldamento globale in tredici secondi. Ha il dono della sintesi ma non perde certo in efficacia il brevissimo grafico animato di Nasa che descrive, su una mappa della Terra, la variazione di temperatura in gradi celsius dal 1950 al 2012. In questa animazione i rossi e i gialli indicano temperature superiori alla media nel corso del periodo di riferimento 1950-2012, mentre i blu e gli azzurri indicano temperature più basse rispetto alla media di riferimento.
L’evoluzione dei colori fornisce una rappresentazione grafica immediata dei mutamenti climatici: da un mondo a dominante azzurrina, col passare degli anni la gradazione si sposta verso una dominante gialla e, successivamente, arancione e rossa. L’aumento è globale ma esiste una sostanziale differenza fra l’emisfero boreale e quello australe: nel primo l’aumento della temperatura, per quanto riguarda le terre emerse, è totale; nel secondo il surriscaldamento è inferiore poiché inferiori sono la superficie di terre emerse e la densità della popolazione.
Il global warming altro non è che la proiezione dello sviluppo industriale: la crescita delle temperature dopo il 1970 subisce un’accelerazione a partire dagli anni Novanta, fino a quel momento, per esempio, la Cina si mantiene su tonalità azzurre e blu, dunque con temperature inferiori alla media. Poi, l’esplosione: negli Stati Uniti e in Europa.
Nonostante nella comunità scientifica rimangano forti le posizioni negazioniste, il filmato prodotto dalla Nasa ben evidenzia la velocità e la globalità dei fenomeni di surriscaldamento che nel 2013 dovrebbero – secondo le previsioni – concretizzarsi con la temperatura annua media più alta della storia. L’anno è cominciato con temperature record nei deserti australiani e anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel suo discorso di insediamento, ha promesso che la lotta al global warming sarà uno dei punti forti dell’agenda della sua seconda legislatura.
Via I Nasa