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Riciclo

L’uomo che ricicla tutto (ma proprio tutto) quello che noi gettiamo

Tom Szaky ha messo su una multinazionale del riciclo che dagli Stati Uniti si appresta a conquistare i rifiuti d’Europa.

Si chiama Tom Szaky e di lui ne ho scritto nel 2009 ed è in grado di riciclare praticamente tutto, inclusi i mozziconi di sigaretta, le penne biro, i tubetti di dentifricio e le salviette umide. Ma Szaky non si limita a raccoglierli ma li trasforma e li reinventa rendendoli prodotti nuovi tanto che sono venduti negli Stati uniti da Wal-Mart. E ha appena iniziato la conquista dei rifiuti in Europa.

Lo avevo lasciato con l’associazione TerraCycle negli Usa e lo ritrovo con una multinazionale che produce plastica riciclabile e oggetti da rifiuti riciclati nella migliore tradizione (ora industriale) dell’upcycle. Infatti Tom Szaky che si è laureato a Princeton nel 2001 ha messo su un vero e proprio impero del riciclo e dagli Stati Uniti sta approdando inesorabilmente in Europa.

L’idea di base di Terracycle è semplice: premiare con i soldi, poi devoluti a una associazione di beneficenza, chi fa la raccolta differenziata per genere di rifiuto. In sostanza attraverso internet si organizzano dei gruppi di raccolta specializzati un genere: lattine di plastica, capsule del caffè, tubetti di dentrificio ecc. Sono raccolti in quantità e inviati a spese di Terracycle al laboratorio di recupero; qui sono lavorati e trasformati o in oggetti o in granuli di plastica poi rilavorata.

In Francia la raccolta è stata organizzata proprio per gruppi: il gruppo di raccolta delle penne biro e altri strumenti di scrittura; il gruppo di raccolta di ricariche di sapone e detersivi che premia in sostanza chi non usa contenitori di plastica, ma li ricicla assegnando punti per ogni ricarica di detersivo; il gruppo di raccolta tassimo che raccoglie la capsule del caffè e altri materiali in alluminio.

A scorrere la pagina dei paesi europei coinvolti (per ora l’Italia non c’è) e a leggere il volume di punti assegnati nonché i soldi devoluti in beneficenza, ci si rende conto dell’enorme giro d’affari. In Inghilterra, ad esempio, la varietà di rifiuti raccolti è piuttosto ampia e include i contenitori dello yogurt (il gruppo di raccolta Activia) o il packaging multistream che va inviato così com’è. In Turchia raccolgono sopratutto tubetti di dentifricio, mentre è a Madrid il progetto pilora di raccolta di mozziconi di sigaretta che si trasformano in pallet di plastica.

Ora sono curiosa di sapere quando sbarcherà in Italia e come se la caverà con la nostra burocrazia folle.

Via | Neo Planete
Foto | Terra Cycle France su Fb

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