Clima
Black Carbon, impatta sul clima molto più di quanto si pensasse
Il black carbon, fuliggine e particolato, originato dalla combustione della legna e dai motori diesel è la seconda fonte di global warming. Il suo impatto usl clima è maggiore di quanto si pensasse, ma proprio per questo ci sono maggiori opportunità di riduzione.
Gli aerosol di black carbon, cioè fuliggine e particolato generati dalla combustione, hanno un grande impatto usl clima terrestre: secondo uno studio appena apparso su Journal of Geophysical Research, il black carbon (BC) è la seconda fonte di global warming dopo la CO2. Le maggiori sorgenti di BC sono gli incendi e i fuochi da legna ed i motori diesel.
Il BC contribuisce all’effetto serra in due modi: assorbe parte della radiazione infrarossa che viene emessa dalla terra verso lo spazio e riduce il potere riflettente (albedo) delle superfici su cui si deposita, in particolare la neve e il ghiaccio.
Secondo la ricerca, a cui hanno collaborato ben 31 scienziati di varie parti del mondo, il forcing radiativo, dovuto al BC è pari a 1,1 W/m², pari all’impatto di tutti i gas serra oltre la CO2, quindi molto di più di quanto l’IPCC stima nel suo quinto rapporto in corso di elaborazione.
Questa cattiva notizia, potrebbe però nasconderne una buona.
Come fa notare uno degli autori, il Dr. Forster, in un’intervista, ci sono buone opportunità di intervenire sul global warming riducendo le emissioni di fuliggine e particolato: non è nulla di complicato e si otterebbero contemporaneamente benefici ambientali e per la salute umana.
A differenza della CO2, che rimane per secoli all’interno dell’atmosfera, il black carbon ha una vita media in atmosfera di qualche settimana, poi cade a terra e viene dilavato. Una riduzione delle emissioni equivale quindi ad una riduzione quasi immediata dei suoi effetti.
In Asia e in Africa, la combustione da legna causa dal 60% all’80% delle emissioni di BC. Soprattutto nei paesi caldi, la cucina solare rappresenta una valida alternativa alla combustione.
In Europa e nelle Americhe, il 70% delle emissioni è dovuta ai motori diesel. In questo campo esistono buone possibilità di riduzione con il passaggio ai veicoli elettrici da fonte rinnovabile e con il trasferimento dei trasporti su rotaia.
Sorgenti di Black Carbon e possibili alternative