Energia
Energia elettrica: scendono le rinnovabili e salgono i prezzi a giugno
I dati del GME sulla produzione di energia elettrica a giugno 2017 confermano il forte calo delle energie rinnovabili. Che coincide con un aumento del prezzo dell’energia elettrica.
Gli ultimi dati rilasciati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), relativi a giugno di quest’anno, fotografano una situazione che va avanti da ormai diversi mesi: in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è in discesa e la quota verde mancante è sostituita dai vecchi impianti termoelettrici.
In particolare a subire il calo più forte, tra le energie rinnovabili, sono l’eolico (18,9%) e l’idroelettrico (-1+9,2%). A crescere, invece, sono il gas naturale (+39,5%), il carbone (+18,9%) e le altre fonti termiche (+12,6%).
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Nel complesso, il gas naturale ha prodotto il 42,4% dell’energia elettrica consumata in Italia a giugno 2017 (contro il 33,7% dei giugno 2016), le rinnovabili hanno prodotto il 39,1% (contro il 48,3%). Nel dettaglio l’idraulica è scesa dal 28,3% al 20,6%, l’eolico dal 3,6% al 2,6%. Cresce, tra le fonti verdi di energia, solo il geotermico (da 2,4% a 2,6%). Il solare fotovoltaico cala leggermente dal 14% al 13,7%).
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Se guardiamo alla distribuzione territoriale della produzione di energia, invece, scopriamo che la Sicilia ha prodotto il 40,4% del totale dell’energia da rinnovabili, il sud ne ha prodotto il 24,3%, il centro il 23,2%, il centro-nord il 60,7%, il nord il 46,5% e la Sardegna il 20,2%.
Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica, che è una media dei prezzi rilevati nelle varie macrozone in cui è diviso il mercato italiano, a giugno 2017 è stato pari a 48,86 euro al MWh. Ben più alto, di 12 euro, di quanto registrato a giugno 2016 quando il PUN era 36,79 euro al MWh. Secondo il GME ciò è dovuto anche ad una crescita della domanda di energia, pari al 4,1%.
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