Risparmio energetico
Case green: solo un italiano su 4 è disposto ad agire
Una recente indagine ha rilevato che solo un italiano su 4 si è detto disposto a ristrutturare casa senza bonus.
Il momento in cui iniziare a ristrutturare casa in vista dell’adeguamento energetico si fa sempre più vicino. Eppure, da una recente indagine, gli italiani che appaiono disposti a compiere questo passo sono sempre di meno. I dati arrivano da un sondaggio svolto da Changes Unipol e Ipsos e nel quale è stato chiesto, agli italiani se erano o meno disposti ad effettuare il così detto efficientamento energetico in vista della direttiva Ue sulle case green. Un sondaggio il cui esisto è giunto del tutto a sorpresa.
Qual è l’esito del sondaggio sulla ristrutturazione delle case green
Secondo quanto trapelato dal sondaggio svolto recentemente da Ipsos e Changes Unipol, solo l’8% degli italiani avrebbe dato risposta affermativa riguardo alla possibilità di ristrutturare casa. Più della metà, inoltre, non è neppure a conoscenza della classe energetica della propria abitazione, motivo per cui non si sarebbe ancora posta il problema.
A causare un simile stop sull’intenzione ad agire pare sia stata in primis la riduzione dei bonus edilizi che negli anni scorsi avevano spinto moltissimi italiani ad usufruirne.
Un simile cambio di rotta è quindi da ricercare prima di tutto nell’ingente spesa economica che, ovviamente, non tutti possono permettersi. Spesa che in alcuni casi può arrivare (e talvolta superare) anche i 30mila euro.
Quali sono le classi energetiche da raggiungere entro i prossimi anni
Per quanto riguarda le classi energetiche da raggiungere al più presto, ricordiamo che la prima è stata stabilita per il 2030, anno in cui le abitazioni dovranno raggiungere almeno la classe E. Da lì in avanti, l’obiettivo è quello di arrivare ad una classe A e con zero emissioni. Un obiettivo difficile e per il quale l’Italia ha già chiesto maggior flessibilità, sopratutto in vista ai tanti borghi che sono sicuramente da adeguare interamente.
Si tratta, insomma, di obiettivi che se da un lato sembrano lontani, dall’altro sono più pressanti che mai. Sopratutto in assenza di incentivi e di aiuti economici volti a renderli più alla portata di tutti.