Orti e giardini
Spiegazione e utilizzo di un insetticida naturale: il piretro
Gli insetticidi chimici nel corso dei decenni hanno fatto molteplici danni all’ambiente e alle colture dove venivano utilizzati.
Un andamento che ha costretto a trovare strade alternative per proteggere le coltivazioni, garantendo però la protezione contro insetti e parassiti.
Una di queste vie arriva dal Chrysanthemum cinerariifolium, una specie di crisantemo. È una pianta rustica, spesso presente nei prati o utilizzata per ornare giardini e balconi. È da questo fiore che è possibile estrarre il piretro, definito anche piretro naturale o piretrina naturale.
È un insetticida ampiamente utilizzato in agricoltura sia per la sua efficacia, sia per il suo profilo ecotossicologico. Esso infatti si degrada velocemente nell’ambiente e non risulta tossico per gli esseri umani o gli altri mammiferi. Inoltre è ammesso in agricoltura biologica.
In questo articolo cercheremo di andare maggiormente in profondità, per scoprire le caratteristiche di un prodotto che sta acquisendo un’importanza sempre maggiore nel settore agricolo.
Che cos’è il piretro naturale e quali insetti uccide?
Prodotta dai fiori di Chrysanthemum cinerariifolium per difendersi da attacchi che possono risultare pericolosi alla loro sopravvivenza, il piretro è una sostanza che agisce sul sistema nervoso degli insetti, portandoli alla paralisi e quindi alla morte.
Una proprietà di origine naturale, raccolta dai fiori sopracitati che oggi vengono coltivati per poi essere trattati attraverso un processo che si conclude con un’estrazione che separa la sostanza attiva (piretrine) dalla matrice vegetale. Attualmente i maggiori produttori di piretro sono l’Australia, l’Ecuador, il Kenya e altri Stati africani.
Il piretro naturale è una sostanza attiva che agisce per contatto. In questo modo le molecole penetrano nei tessuti e lì agiscono sul sistema nervoso. Il piretro può essere usato contro tripidi, pentatomidi (le cimici), coleotteri, cicaline, aleurodidi (la mosca bianca), larve di lepidotteri e molti altri insetti.
Ma tutti gli insetti possono essere colpiti? Non proprio. Per esempio il piretro non è efficace (o è scarsamente efficace) nei confronti di tutti quegli insetti dotati di un esoscheletro rigido, come ad esempio i coleotteri. È inattivo anche nei confronti degli acari, come il ragnetto rosso.
Negli orti il piretro deve essere utilizzato in maniera localizzata, perché farlo indiscriminatamente significa fare piazza pulita di tutti gli insetti, sia quelli dannosi che quelli utili. Inoltre si tratta di un insetticida che persiste poco nell’ambiente. La sua efficacia non dura solitamente più di tre giorni.
Quali precauzioni per il trattamento?
Utilizzare il piretro non è uno scherzo e quindi è fondamentale utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuali prescritti in etichetta prima di preparare la soluzione e irrorare la coltura. Il piretro è una sostanza che non ha effetti per gli animali a sangue caldo, come i mammiferi e gli uccelli, ma danneggia pesci, rettili ed anfibi. Inoltre è dannosa per gli insetti pronubi, come le api.
Il luogo di conservazione deve essere fresco e asciutto, al riparo della luce del sole. Infine è importante fare attenzione a un dettaglio che può rivelarsi determinante: non confondersi tra piretro e piretroidi. Il primo termine si riferisce al prodotto di origine naturale, il secondo invece raccoglie sostanze attive di sintesi che imitano il meccanismo d’azione del piretro.