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Illuminazione di emergenza: tutto ciò che c’è da sapere

Illuminazione sostenibile

L’illuminazione d’emergenza è un elemento fondamentale per la sicurezza di ambienti, dalle strutture commerciali e industriali agli edifici residenziali e pubblici.

Questo sistema di illuminazione, progettato per entrare in funzione automaticamente in caso di interruzione della fornitura elettrica normale, garantisce una fonte di luce durante situazioni critiche o emergenze.

Cosa si intende per illuminazione d’emergenza?

L’illuminazione d’emergenza è un sistema progettato per garantire una fonte di illuminazione affidabile in situazioni di emergenza, quando la normale alimentazione elettrica è interrotta. Questo tipo di illuminazione è essenziale per fornire sicurezza, orientamento e visibilità durante blackout, incendi, evacuazioni e altre situazioni critiche.

Il principio di funzionamento dell’illuminazione d’emergenza si basa sull’utilizzo di batterie interne o di un sistema di alimentazione di backup, che entra in funzione automaticamente quando viene rilevata una perdita di corrente elettrica. Quando si verifica un’interruzione dell’alimentazione principale, il sistema di illuminazione d’emergenza si accende istantaneamente, fornendo una fonte di luce immediata e autonoma.

dito interruttore energia luce

Questi sistemi sono caratterizzati da diversi componenti, tra cui:

Unità di controllo e alimentazione: Questa unità gestisce l’alimentazione e il funzionamento del sistema di illuminazione d’emergenza. Può includere dispositivi come inverter per convertire la corrente continua delle batterie in corrente alternata per alimentare le lampade, nonché circuiti di controllo per monitorare lo stato della batteria e attivare il sistema quando necessario.

Batterie di emergenza: Le batterie interne o esterne forniscono l’alimentazione di backup per il sistema di illuminazione d’emergenza. Possono essere al piombo, Ni-Cd (Nichel-Cadmio), Ni-MH (Nichel-Metallo-Ide) o batterie agli ioni di litio, a seconda dell’applicazione e dei requisiti di prestazioni.

Lampade di emergenza: Queste lampade sono specificamente progettate per l’illuminazione d’emergenza e sono solitamente di tipo LED per garantire un basso consumo energetico e una lunga durata. Possono essere montate a parete, a soffitto o integrate in apparecchi di illuminazione esistenti.

Segnalatori luminosi e indicatori di stato: Questi componenti forniscono segnalazioni visive per indicare lo stato del sistema di illuminazione d’emergenza, come ad esempio la carica della batteria o il funzionamento del sistema.

Le normative e gli standard tecnici regolamentano l’installazione, il posizionamento e le prestazioni dei sistemi di illuminazione d’emergenza per garantire la sicurezza degli occupanti degli edifici. Questi standard definiscono, tra le altre cose, la luminosità minima richiesta, la durata della batteria e i test di funzionamento periodici necessari per assicurare il corretto funzionamento del sistema in caso di emergenza.

Dove devono essere posizionate le luci di emergenza?

Posizionare correttamente una luce emergenza è cruciale per garantire la sicurezza degli occupanti degli edifici durante situazioni critiche. Le luci di emergenza dovrebbero essere installate in punti strategici dove possono fornire un’illuminazione adeguata per il percorso di evacuazione e per individuare le uscite di emergenza.

Vie di fuga principali: Le luci di emergenza devono essere posizionate lungo le vie di fuga principali, come corridoi, scale e percorsi di evacuazione. Queste aree devono essere chiaramente illuminate per guidare le persone verso le uscite di emergenza in modo sicuro e veloce.

Uscite di emergenza: Le luci di emergenza devono essere installate in prossimità delle uscite di emergenza per indicare chiaramente dove si trovano e per rendere più evidente il percorso di evacuazione. È consigliabile posizionare luci di emergenza sopra o accanto alle porte di uscita per renderle facilmente individuabili.

Zone di raccolta: In caso di evacuazione, le persone potrebbero doversi radunare in specifiche zone di raccolta sicure all’esterno dell’edificio. È utile installare luci di emergenza in queste aree per garantire che siano ben illuminate durante l’evacuazione e per facilitare il conteggio delle persone presenti.

Zone senza finestre o con illuminazione naturale limitata: In ambienti come cantine, garage sotterranei o locali senza finestre, dove la luce naturale è limitata o assente, è essenziale installare luci di emergenza per garantire che queste aree siano illuminate durante un blackout o altre emergenze.

Il fattore sicurezza è determinante nella progettazione di un buon impianto di illuminazione di emergenza. Proprio per questa ragione va illuminato qualsiasi ostacolo che arrivi fino a 2 metri da terra. In questo modo non c’è pericolo di sbattere o inciampare a causa di scarse condizioni di luminosità.

Quanto durano le luci d’emergenza?

La durata delle luci d’emergenza è un aspetto fondamentale da considerare per garantire la sicurezza degli occupanti degli edifici durante situazioni critiche. Generalmente, queste luci devono essere progettate per garantire un funzionamento efficiente per almeno 1 ora dopo l’interruzione dell’alimentazione elettrica normale. Questo periodo di tempo è considerato sufficiente per consentire l’evacuazione sicura delle persone dall’edificio in caso di emergenza.

Tuttavia, è importante notare che, in alcuni casi, il tempo di funzionamento specifico potrebbe non essere specificato in termini di ore esatte. Invece, viene indicato in maniera più generica che la lampada o la segnaletica luminosa deve funzionare per tutto il tempo necessario per garantire l’evacuazione in sicurezza. Questo approccio è adottato per tener conto di diversi fattori che possono influenzare la durata effettiva del tempo di funzionamento delle luci d’emergenza, come ad esempio le dimensioni dell’edificio, il numero di persone presenti, la complessità delle vie di fuga e la gravità dell’emergenza.

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