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Agricoltura

Concimazione degli olivi: quali sono le tempistiche

Ramo di ulivo con olive

La cura degli olivi è una pratica che necessita attenzione e costanza, perché la qualità del prodotto finale sarà direttamente proporzionale a tutte le pratiche e le tempistiche che mettiamo in atto.

Per una concimazione efficace, prima di tutto, è importante scegliere il concime adatto, come spiega l’articolo di farmagricolaweb, e monitorare costantemente le esigenze specifiche del terreno e delle piante.

Anche il calendario deve essere preciso e attento. Sebbene gli olivi siano alberi dalle esigenze nutrizionali modeste per via del robusto apparato radicale, e questo porti a pensare che siano di facile cura, non bisogna invece trascurare l’importanza di una concimazione mirata.

Quando fare la concimazione degli olivi

Per ottenere un prodotto che sia di alta qualità, gran parte del lavoro lo svolge la tempistica per la concimazione degli olivi. La pianta ha diverse fasi del ciclo vegetativo e questo porta ad avere dei momenti ben precisi, per riuscire a ottimizzare i risultati.

La concimazione di base, quella necessaria a preparare l’albero ad affrontare l’inverno e renderla quindi forte e resistente, deve essere fatta tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno.

Questo è il periodo in cui l’albero, che si avvicina al riposo vegetativo, ha bisogno di un buon apporto di azoto, fosforo e potassio (NPK): elementi che servono a rafforzare la pianta, migliorare la sua resistenza agli stress invernali e che aiutano a supportare l’accumulo di riserve energetiche per la stagione successiva.

Con l’arrivo della primavera e l’inizio dell’estate, l’olivo riprende la sua attività vegetativa e richiede ulteriori interventi di concimazione, per recuperare le energie spese a combattere contro il freddo.

In particolare, questo è il periodo migliore per le concimazioni di copertura e fogliari. Ciò che deve essere fornito, in questa fase, è azoto, calcio e diversi microelementi necessari alla crescita delle foglie e alla formazione di fiori e frutti. Particolarmente rilevante, in questo periodo, è l’apporto di boro, che si rivela capace di favorire una buona allegagione.

Infine, durante la fase di accrescimento dei frutti, è utile applicare tramite la fertirrigazione un altro concime specifico come il nitrato di calcio, insieme a un fertilizzante NPK idrosolubile, sempre con l’obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo della pianta e dei suoi frutti.

Come dare il concime all’olivo

Da ciò che abbiamo detto finora è intuibile quanto sia importante scegliere il concime adatto, come spiega l’articolo di farmagricolaweb, ma è altrettanto importante capire anche quando e come questo concime deve essere fornito.

Per garantire una nutrizione efficace e mirata degli olivi, è fondamentale prima di tutto adottare le giuste pratiche di somministrazione. L’azoto è uno degli elementi più importanti e può essere fornito attraverso 3 categorie di concimi specifici:

  • i nitrati, che offrono un effetto rapido e sono ideali per la primavera quando la richiesta di azoto è alta;
  • gli ammoniacali, che rilasciano azoto gradualmente e sono particolarmente utili per un’azione prolungata;
  • e i nitrico-ammoniacali, che combinano i benefici dei due tipi precedenti.

Per quanto riguarda il fosforo e il potassio, è bene applicarli solo dopo aver fatto un’accurata analisi del suolo. Nei terreni sabbiosi, ad esempio, dove questi nutrienti possono essere carenti, è consigliabile una concimazione annuale, mentre in terreni argillosi, meno inclini a carenze ma con scarsa mobilità di questi elementi, si raccomanda una concimazione biennale.

Infine, non bisogna tralasciare l’importanza dei microelementi come il boro, il magnesio e il ferro, anche se richiesti in quantità minori. Il boro, per esempio, è primario per la fioritura e l’allegagione, mentre il magnesio e il ferro supportano rispettivamente la fotosintesi e lo sviluppo fogliare.

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