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Grande novità per la pensione anticipata: l’Ape Sociale prorogata fino al 2028
L’Ape Sociale: una misura fondamentale per il pensionamento anticipato di lavoratori in difficoltà fino al 2028, grazie alle recenti proroghe legislative.
L’Ape Sociale, ovvero l’Anticipo Pensionistico Sociale, continua a essere un pilastro di supporto per numerosi lavoratori italiani che si trovano in situazioni di difficoltà. Grazie alla Legge di Bilancio 2025 e al Decreto Fiscale, questa misura è stata estesa fino alla fine del 2028, mantenendo invariati i requisiti di accesso rispetto all’anno precedente. L’Ape Sociale offre un’opportunità di pensionamento anticipato per coloro che soddisfano specifici criteri anagrafici e contributivi, rappresentando una parte fondamentale di una più ampia riforma delle pensioni volta a garantire maggiore flessibilità.
Requisiti e finalità dell’Ape Sociale
L’Ape Sociale è un’agevolazione che permette ai lavoratori di accedere anticipatamente alla pensione attraverso un sostegno economico erogato dall’INPS. Introdotta nel 2016, questa misura si rivolge a chi ha almeno 63 anni e 5 mesi di età e un’anzianità contributiva che varia tra i 28 e i 36 anni, a seconda delle condizioni lavorative specifiche. La sua finalità principale è quella di accompagnare lavoratori in difficoltà verso il pensionamento, sostenendo categorie vulnerabili come disoccupati, caregiver e lavoratori in professioni gravose.
Le categorie di beneficiari dell’Ape Sociale
I potenziali beneficiari dell’Ape Sociale includono diverse categorie di lavoratori. I disoccupati che hanno perso il lavoro per varie ragioni e hanno accumulato almeno 30 anni di contributi possono accedere a questa misura. Altra categoria chiave è quella dei caregiver, che assistono un coniuge o un familiare convivente con disabilità grave, anch’essi con almeno 30 anni di contributi. Infine, i lavoratori che operano in professioni considerate gravose possono usufruire dell’Ape Sociale se hanno svolto tali attività per almeno sette anni negli ultimi dieci, rispettando requisiti specifici per alcune professioni.
Novità e limitazioni economiche per il 2025
Una delle principali novità per il 2025 riguarda la regolamentazione sui redditi cumulabili con l’Ape Sociale. Da quest’anno, non è più possibile cumulare l’Ape Sociale con redditi da lavoro dipendente o autonomo, eccetto per il lavoro autonomo occasionale, che non deve superare i 5.000 euro lordi annui. Questa modifica potrebbe comportare limitazioni economiche più stringenti per alcuni lavoratori che avrebbero diritto a questo sostegno.
Calcolo e limiti dell’importo mensile dell’Ape Sociale
L’importo mensile dell’Ape Sociale viene calcolato in base alla pensione futura del richiedente, ma non può superare i 1.500 euro al mese. Questo significa che coloro che hanno diritto a una pensione superiore potrebbero ricevere un assegno inferiore a quanto atteso, con potenziali implicazioni negative sul loro reddito futuro. È fondamentale che i lavoratori interessati comprendano queste limitazioni e considerino attentamente la propria situazione finanziaria.