Cronaca ambientale
Alluvione di Genova del novembre 2011, cinque gli indagati
A un anno e mezzo dal disastro di Genova le indagini volgono al termine: cinque gli indagati per omicidio plurimo e disastro colposo.
Disastro colposo ed omicidio colposo plurimo: queste le ipotesi di reato a carico di cinque persone, in seguito alla chiusura delle indagini sul disastro di Genova del 4 novembre 2011, quando le piogge torrenziali provocarono una vera e propria alluvione che mise in ginocchio la città e provocò la morte di sei persone.
Gli indagati sono l’ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, l’ex assessore alla Protezione civile, Scidone, e tre dirigenti del Comune. Questi nomi appartengono inoltre anche ad un’altra “lista nera”, quella degli indagati per falso: avrebbero stilato un documento fasullo, anticipando di 50 minuti l’esondazione del Rio Fereggiano, per fornire all’opinione pubblica la versione secondo la quale lo straripamento sarebbe stato imprevedibile.
Roberto Gabutti, capo dei volontari della Protezione Civile, sesto degli indagati per falso, è stata valutata come figura marginale rispetto alle responsabilità organizzative della macchina comunale, non gli sarebbero stati addebitati l’omicidio colposo plurimo e il disastro colposo. Resta tuttavia indagato per menzogne, in quanto sostenne di aver inviato un volontario sul ponte di Ferregiano, per monitorare il torrente: su quel ponte non andò mai nessuno ed il torrente esondò trascinandosi appresso speranze, sogni, vite umane.
Tali notizie, anticipate dal quotidiano laRepubblica e dal SecoloXIX, vogliono per la prima volta nella storia di Genova il prefigurarsi le ipotesi di reato di omicidio e disastro colposo in seguito ad un’alluvione: mai avvenuto in 40 anni di disastri.
Lo aveva scritto Ecoblog il giorno dopo il disastro, qualcosa di strano c’era: certamente le inadempienze, che dall’alluvione del ’77 (44 morti), avevano garantito alla città altri morti, altri disastri, altra disperazione.
Per le famiglie delle vittime si apre ora un’altra battaglia, forse quella più difficile, contro la lentezza della giustizia e la prescrizione: nel frattempo anche 14 commercianti colpiti dai disastri dell’alluvione hanno deciso di costituire una class action contro il Comune di Genova, impediti anche nell’accesso ai fondi di indennizzo.
Via | laRepubblica e IlSecoloXIX
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