ENERGIE
Industria nucleare: dopo Fukushima produzione di energia in netto calo
Dopo il – 4% del 2011, nel 2012 la produzione di energia da centrali nucleari è calata di un ulteriore – 7%. Il peso sulla produzione globale di energia è calato dal 17 al 10% negli ultimi dieci anni
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Il World Nuclear Industry Status Report 2013 conferma il calo della produzione elettrica da fonti nucleari dopo il disastro di Fukushima dell’11 marzo 2011. Nonostante le numerose sacche di resistenza e la controinformazione al soldo dei potentati economici, gli Stati hanno preso coscienza della necessità di cambiare passo.
Se nel 2011 il calo della produzione da centrali nucleari era stato del 4%, nel 2012 è stato registrato addirittura un – 7%. Il Rapporto sullo Stato dell’Industria Nucleare – scaricabile in versione Pdf – fornisce una panoramica globale della storia, dello stato attuale e dei programmi di energia nucleare attivi in varie parti del mondo.
In diciannove anni, dal 1993 al 2012 la quota del nucleare nella produzione globale di energia è passata dal 17% del 1993 al 10% del 2012. Dato molto importante è quello della “vecchiaia” degli impianti che ha, ad oggi, una media di 29 anni ad impianto, con ben 190 centrali con oltre trent’anni di attività alle spalle.
In saldo negativo è anche il ricambio con 6 centrali che hanno terminato l’attività nel 2012 a fronte di 3 nuovi impianti, un rapporto che prosegue anche nella prima metà del 2013 con 2 centrali chiuse una nuova aperta.
Nonostante i bombardamenti della disinformazione che continua a sostenere che a Fukushima non sia successo niente, le 800mila tonnellate di acqua nel precario stoccaggio della centrale nipponica contengono una radioattività 2,5 volte superiore a quella rilasciata a Chernobyl. L’altro dato positivo riguarda Cina, Germania, India e Giappone che nel 2012 hanno generato più energia da fonti rinnovabili che da centrali nucleari.
Via | World Nuclear Report
Foto © Getty Images
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