Acqua
I profughi in prima serata Tv con i Vip, Mission ci porta nel futuro
La polemica che in queste ore riscalda il popolo della rete e anche un pezzo della politica riguarda il programma tv Mission un docureality su vip che scoprono il mondo dei profughi
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Una trasmissione televisiva dal titolo emblematico di Mission tiene banco in queste ore le discussioni e le polemiche guidate dal M5S che ha pure attivato Roberto Fico presidente Vigilanza Rai sulla questione compensi o gettoni di presenza ai vip. In sostanza Tullio Camiglieri e Antonio Azzalini hanno progettato un docureality che dovrebbe andare in onda su RAIUNO in prima serata girato nei campi profughi del Sud Sudan (guerre a causa del petrolio di cui è ricco) e del Congo (con guerriglie per il controllo del cobalto, rame,diamanti).
Vi prenderanno parte dei vip nostrani (si vocifera di Emanuele Filiberto, Al Bano, Michele Cucuzza e altri) che collaboreranno con gli operatori dell’Unhcr Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati la cui testimonial vip è Angelina Jolie e dell’ong Intersos. I vip svolgeranno i lavori come tutti gli altri operatori e testimonieranno sulla propria pelle cosa vuol dire agire in aree di crisi sotto emergenze umanitarie.
Molte associazioni e molti politici sono insorti protestando contro questa trasmissione e sostenendo che una operazione del genere lede la dignità dei profughi coinvolti. Sarà, ma resta da fare un ragionamento di fondo su profughi e rifugiati che più che un problema del presente saranno un problema del futuro. Ecoblog molte volte ha provato a diffondere quelli che saranno gli scenari futuri se le condizioni attuali di sfruttamento delle risorse del Pianeta, acqua innanzitutto, minerali preziosi e poi dei diritti umani e del lavoro e cambiamenti climatici dovessero restare nello stato in cui sono.
E’l’Africa sopratutto il Paese che maggiormente risentirà delle carestie di cibo e acqua pilotate dalle guerre per il controllo dei minerali preziosi come il coltan, oro o uranio.
La Banca Mondiale ha già diffuso la mappa delle emergenze che di verificheranno in futuro, lo scriveva 1 anno fa e annunciava le crisi per fame e carestia in Algeria, Egitto, Marocco, Siria e Yemen. Per nulla smentita un anno dopo.
Ma la verità è che di questi temi, quali profughi rifugiati sfruttamento risorse, cambiamenti climatici in tv non se ne parla se non in programmi di nicchia a orari impossibili. Ci aveva provato anche Giobbe Covatta a portare un progetto in Tv sui cambiamenti climatici e le emergenze umanitarie, progetto poi dirottato a teatro perché in tv non avrebbe fatto audience. E allora ben venga la polemica anche e assolutamente gratuita di chi ha paura di guardare in faccia il Pianeta di domani.Come scrive Marco Rotelli di Intersos, associazione impegnata da 30 anni a intervenire in soccorso dei profughi:
Molti giornalisti della televisione della radio, della carta stampata e più recentemente del web ci hanno cercato, sono venuti a trovarci nei programmi in vari paesi, hanno condiviso con noi fatica, passione, pericolo, successi, frustrazioni, competenza e talvolta fallimenti. Purtroppo, raramente tutto questo è potuto esser trasformato in un messaggio, un’informazione destinata a molti. L’umanitario è sempre rimasto nelle ultime pagine dei giornali quotidiani, nei piccoli box a margine dei settimanali o nei programmi della mezzanotte della televisione. E proprio per questo motivo vogliamo portare questo messaggio e questa consapevolezza alla gente che oggi non li trova nell’informazione. Ci è stata offerta questa possibilità. L’abbiamo valutata, considerata rischiosa per l’immagine dell’organizzazione, anche perché al di fuori delle nostre modalità comunicative e di linguaggio, ma unica per il potenziale di diffusione che portava con sé. Abbiamo quindi chiarito bene le cose, gli obiettivi, i limiti e le modalità, a garanzia di tutto quello che cerchiamo quotidianamente di salvaguardare, a partire dalla dignità di ogni essere umano. Infine, abbiamo deciso di partecipare. La causa ci è sembrata più importante dei rischi di una simile operazione.
La sua esperienza e il suo punto di vista meritano rispetto.
Vi lascio l‘intervista tutta da ascoltare fatta da Giampaolo Musumci su Radio24 a Antonio Azzalini Capostruttura RAI, Marco Rotelli segretario generale di Intersos e con Giulio Sensi, direttore di VolontariatOggi e blogger di Vita.it
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