Cronaca ambientale
Suicidio di massa per 170 Guaraní-Kaiowá se cacciati dalla loro riserva
In una lettera che sta facendo il giro del mondo il disperato appello di 170 Guaraní-Kaiowá: gli indiani della Foresta amazzonica cacciati loro terra per fare spazio alle coltivazioni di canna da zucchero
In una lettera firmata dai leader degli indigeni Guaraní-Kaiowá del Mato Grosso do Sul, i leader della tribù degli indigeni Terena, Kinikinau e Ofayé hanno minacciato il suicidio di massa di 170 persone (50 uomini, 50 donne e 70 bambini), se l’ordine della Corte federale che impone alla tribù di lasciare il terreno su cui sorge il tekoham il cimitero ancestrale all’interno della fattoria di Cambard sarà messo in atto. Sono 2 ettari suolo all’interno di una fattoria privata ma sacri per gli indios e per cui da anni sono in atto nei tribunali del Mato Grosso do Sul denunce e verdetti a colpi di carta bollata per cacciare gli indigeni Guarani-Kaiowá.
Nel caso in cui gli indiani non rispettano l’ordine federale di sgombero allora la Fondazione Nazionale Indiani (Funai) dovrà pagare una multa di circa 250 dollari per ogni giorno di rimarranno lì.
>170 indiani Guaraní-Kaiowá minacciano il suicidio di massa se cacciati dalla loro riserva
E’ in atto dunque una mobilitazione internazionale per fare pressione sul governo brasiliano affinché gli indigeni siano lasciati vivere nella terra che reputano sacra.
Ha detto Vera Popygua capo tribù dei Guaranì:
Noi indiani abbiamo il diritto costituzionale di occupare la nostra terra e noi continueremo a lottare. Hanno ucciso i nostri leader e ciò è triste e inaccettabile. Siamo una società avanzata che vive nel XXI secolo e ciò non può accadere, non dovrebbe accadere.
Se l’ordine del tribunale sarà revocato, gli indiani hanno minacciato di suicidarsi e chiedono di essere sepolti nel territorio sacro lungo il fiume Hovy. Gli indiani hanno chiesto da diversi anni la demarcazione delle loro terre tradizionali, ora occupate da bestiame e sorvegliate da uomini armati. Qui la petizione per sostenere la richiesta degli indiani Guaraní-Kaiowá.
Via | No hay tiempo que perder
Foto | Percurso da cultura su Flickr, Percurso da cultura su Flickr, Percurso da Cultura, Percurso da cultura, Lunaé Parracho per Amnesty international Brasil su Fb