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Il global warming e il collasso della produttività del lavoro
Se le emissioni proseguiranno secondo il business as usual, le ondate di calore causeranno una riduzione della capacità lavorativa fino al 60% a fine secolo, con punte fino al 20-30% nelle zone equatoriali e tropicali. I costi derivanti dalla perdita di produttività supereranno tutti gli altri costi imputabili al global warming
La produttività è un’ossessione degli industriali che pensano di poter costringere i lavoratori a ritmi sempre più rapidi “per essere competitivi” (1). D’altra parte, esistono soglie minime di produttività per poter garantire “il mondo come lo conosciamo”.
Queste soglie minime verranno sempre più messe a rischio dai cambiamenti climatici, come illustra uno studio della NOAA: l’aumento delle temperature globali farà crescere lo stress da caldo e ridurre la capacità lavorativa, come è illustrato nel grafico in alto (2).
Secondo l’analisi il costo della perdita di produttività potrebbe superare tutti gli altri costi indotti dal global warming messi insieme, e non c’è da stupirsi, visto che il lavoro è la base della società umana. (3)
Nel probabile caso di emissioni business as usual è prevista una riduzione della capacità lavorativa fino al 60% alla fine del secolo (zona in rosso). La diminuzione protrebbe fermarsi all’80% nell’imporbabile caso di emissioni dimezzate (zona in blu).
Ancora più impressionante è la riduzione della capacità lavorativa per zone geografiche (mappa qui sotto). In caso di aumento di 3°C, scenario probabile se si continuerà a inquinare come oggi, nelle zone equatoriali e tropicali la capacità lavorativa potrebbe calare fino al 20-30%.
(1) In Tempi moderni, Charlie Chaplin è stato il primo a cogliere la disumanizzazione di un lavoro in cui gli uomini devono seguire il ritmo delle macchine.
(2) La capacità lavorativa è definita come il rapporto tra la produttività minima annuale e la produttività massima: essendo adimensionale, viene rappresentata come una percentuale.
(3) L’arti. 1 della Costituzione Italiana, prima ancora di essere un omaggio ai lavoratori è un omaggio alla Fisica.