Cronaca ambientale
Il codice di esenzione 048 per contare i malati di cancro a Taranto, Brindisi e La Spezia
048 il codice di esenzione per i malati di cancro è stato usato dalle associazioni ambientaliste per contare i malati di tumore a Taranto. Questo sistema ora viene adottato anche in altre realtà inquinate
Contare i malati di cancro per stabilire un nesso con le patologia causata dall’inquinamento ambientale. Ne scrivevo qualche giorno fa a proposito di Plan Cancer 3 lo studio francese che conta i malati di cancro come patologia professionale (amianto, interferenti endocrini, particolato ecc.)
In Italia uno studio simile è forse S.E.N.T.I.E.R.I ma smentito proprio dal Governo. Ebbene a Taranto hanno trovato un sistema, semplice e empirico, ossia contare quante esenzioni ci sono per la patologia in questione, ovvero il cancro. Infatti il nostro SSN riconosce agli ammalati di cancro una speciale esenzione dai ticket sanitari identificata con il numero 048, che però prevede che duri 5 anni e che sia applicato aanche a chi è guarito, in via di guarigione o si è appena ammalato. A Taranto ad esempio ci sono 8.916 codici 048 ovvero 1 ammalato di cancro ogni 18 abitanti e al quartiere Tamburi Paolo VI, Citta’ Vecchia e parte del Borgo, distretto sanitario 3, ossia proprio a ridosso dell’Ilva i codici 048 sembrano essersi concentrati essendocene 4328 per 78 mila abitanti.
A Brindisi dove c’è la centrale termoelettrica Federico II considerata una delle 191 aziende più inquinanti in Europa hanno pure conteggiato i codici 048 scoprendo che nel 1998 erano 4.601, nel 1999 sono saluti a 4.994, nel 2000 ancora sono aumentati a 5.347 e nel 2006 erano 9.167 fino ai 10.025 del 2008 anno in cui risulta l’ultimo aggiornamento.
Non va meglio a La Spezia dove c’è la centrale elettrica a carbone Enel E.Montale e i codici 048 qui sono stati contati dai medici. Spiega Marco Rivieri, presidente AIMPA-ISDE sezione della Spezia:
vi informiamo che a Spezia provincia contiamo, nel 2011, 12288 esenzioni per neoplasie (una ogni 17.8 abitanti) e che nel’area del Golfo (comune capoluogo, Lerici e Portovenere) tale rapporto raggiunge il ben più grave record rispetto ai quartieri peggiori di Taranto di 1 caso ogni 16.2 abitanti. Nel terzo distretto, Riviera-Val di Vara, il rapporto è 1 ogni 19.1 abitanti; nel secondo, Sarzana e limitrofi, 1 ogni 18.9 a dimostrazione ancora del peso dovuto ai vari fattori incidenti: urbanizzazione, trasporti, CTE, porto. Questo per chi ancora punta il dito sugli stili di vita individuali o si permette di dire “a Taranto evidentemente ci sono più fumatori”.
A differenza del Registro tumori che invece registra i nuovi ammalati con i codice 048 si ha l’esatto numero degli ammalati di cancro in vita che devono seguire cure o controlli. Per Alessandro Marescotti che con PeaceLink ha individuato questo sistema di conteggio si è alla stima per difetto. In verità a Taranto, come rileva il puntuale inchiostro verde, sanno molto bene come stanno le cose almeno nel triennio 2006-2007-2008.
In effetti il codice 048 però non dice esattamente le persone di quale tipo di tumore si sono ammalate, come nota Gianmario Leone :
Vuoi perché nell’elenco degli esenti del ticket “048” rientrano anche i pazienti a cui è stata diagnosticata una presenza di carcinoma (non dal medico di base, ma dopo accurata visita medica e specialistica, il tutto poi passa dal distretto sanitario che ha l’ultima parola) oltre che coloro i quali hanno superato, per il momento, la battaglia con il “male”.Qui si è unicamente contestata la metodologia che ha seguito l’associazione Peacelink nel diffondere quel dato: secondo il nostro modesto parere, sarebbe stato meglio contattare prima la ASL, fosse anche soltanto per ottenere delucidazioni in merito e fornire un’informazione più completa ai mass media ed alla cittadinanza.
Le cause ambientali restano sottostimate per le patologie tumorali; i casi di tumore sono in ascesa e i numeri lo confermano, da qualunque parte siano letti. Resta evidente che è necessario iniziare a fare qualcosa.
Via | PeaceLink, Città della Spezia, Inchiostro verde