Cronaca ambientale
Fusti tossici scoperti a Terra dei Fuochi: Casal di Principe 20 anni dopo le dichiarazioni di Carmine Schiavone
Fusti con fanghi tossici interrati a Casal di Principe, nella terra dei Casalesi, sono stati ritrovati 20 anni dopo che anche il pentito Carmine Schiavone ne aveva dichiarato l’esistenza
Carmine Schiavone lo ha ribadito il 24 agosto scorso quando ai microfoni di Skytg24 ha lanciato le sue polpette avvelenate: la camorra ha interrato rifiuti tossici e anche rifiuti radioattivi nella sua terra a Casal di Principe. Non crediate che sia una novità, la faccenda era ben nota (e Schiavone lo puntualizza) alle amministrazioni e alle istituzioni e messa a verbale nei faldoni dei processi Spartacus I e Spartacus II.
Oggi la cronaca ci dice che l’Arpac ha rinvenuto una serie di fusti contenenti fanghi a circa 9 metri sotto via Sondrio a Casal di Principe. Sappiamo altresì che questo intervento era stato programmato dopo le dichiarazioni di un pentito che non è Carmine Schiavone. Le operazioni di scavo sono condotte dalla DIA Direzione distrettuale Antimafia e vi hanno preso parte carabinieri, tecnici Asl e Arpac e Vigili del fuoco, sotto il coordinamento dei pm Antimafia di Napoli Giovanni Conzo, Luigi Landolfi e dal procuratore aggiunto Francesco Greco.
I fanghi ora saranno analizzati, ma dai primi rilievi non emerge un quadri positivo: i contenitori sono sbriciolati e resta da stabilire la natura dei fanghi e se siano radioattivi o meno.
Fa notare Terra dei Fuochi, l’associazione di cittadini che si batte da anni contro l’inquinamento ancora in atto nell’area del casertano:
Dopo 20 anni che erano interrati là, come per magia, così come per i fusti rinvenuti qualche mese fa a Caivano, oggi affiorano alla luce anche i fusti di Casale di Principe. In terra di lavoro niente avviene per caso. Ogni cosa ha un preciso significato. Ora la domanda è. Cosa c’è davvero dietro questa che sembra avere tutta l’aria di una perfetta regia?
Forse le bonifiche che potrebbero rivelarsi come l’occasione per una pioggia di denaro pubblico da sfruttare ancora una volta con il sistema dei sub appalti delle macchine movimento terra? In effetti, come è stato raccontato dallo stesso Schiavone e da altri pentiti, era proprio questo il sistema per fare affari messo a punto dalle ecomafie: macchine movimento terra prese in sub appalto per effettuare nelle zone interessate, cave ad esempio o proprio aree riservate alla costruzione edilizia, interramenti avvelenati. La bonifica, potrebbe rappresentare l’altra parte del business delle ecomafie con lo spostamento di terra inquinata da una parte ad un altra.
La gente che vive nella Terra dei fuochi è però stanca di partecipare più a funerali che a matrimoni e proprio domenica a Averta in 2500 hanno manifestato come in un corteo funebre contro l’avvelenamento continuo a cui sono sottoposti.
Oggi una prima risposta delle istituzioni che però non ha il sapore del trionfo del bene sul male. Ha dichiarato il ministro all’Ambiente Orlando:
Il ritrovamento di un ennesimo interramento abusivo nei pressi di Casal di Principe conferma sia la gravità del fenomeno sia il fatto che, a prescindere da dichiarazioni pubbliche più o meno attendibili dei protagonisti di quelle ignobili azioni, l’attività della magistratura e delle forze dell’ordine persegue con continuità e senza sottovalutazioni. Intendo in particolare ringraziare i carabinieri del Noe che sia a livello nazionale che locale hanno condotto questa operazione con professionalità e rigore. Sono certo che nei prossimi giorni la stessa azione porterà a significativi risultati nella repressione dei roghi tossici che affliggono lo stesso territorio. Per dare continuità a ed integrare il lavoro dei magistrati ho dato mandato all’Ispra di portare a compimento l’attività di ricerca e di mappatura dei siti da bonificare.
Foto | Terra dei Fuochi