Inquinamento
In Italia 1 milione di bambini vive in aree altamente inquinate, lo studio Sentieri Kids
La Terra dei fuochi ha portato drammaticamente alla luce l’inquinamento ambientale in aree densamente urbanizzate. Le conseguenze dell’inquinamento sui più giovani sono proprio l’oggetto di studio del progetto SENTIERI Kids
SENTIERI Kids è un progetto che ha per oggetto le conseguenze dell’inquinamento sulla salute dei bambini e dei tumori infantili. In merito si è avuto il convegno Tumori infantili:opinioni a confronto lo scorso 30 settembre presso l’Istituto Superiore di Sanità a cui hanno preso parte i medici dell’ISDE e Patrizia Gentilini, oncologa e promotrice della campagna per proteggere il latte materno dalla contaminazione da diossine.
L’argomento è di stringente attualità considerato che in italia abbiamo 44 SIN, ossia Siti di interesse nazionale per le bonifiche, che sta a voler dire aree particolarmente inquinate. Da ricordare che prima dell’ arrivo dell’ex ministro Clini i SIN erano 57 (il che è già una risposta dalla politica in merito alla tutela della salute dei cittadini). Per i tumori infantili il registro è presente solo in Lombardia e Piemonte.
A consultare la la mappa appare evidente l’estensione dell’inquinamento: si va da Casale Monferrato, a Porto Maghera a Priolo a Porto Torres. Il primo ostacolo però che si ravvisa è che manca un Registro dei tumori omogeneo, infatti se questo è presente al 57% nel Nord Ovest e al 68% nel Nord Est resta al 35% delle coperture nel Centro Sud il che sottrae evidentemente una quantità di dati decisamente importanti.
In Italia 1 milione di bambini vive a meno di due kilometri dalle aree inquinate #SIN http://t.co/suJTYbaul1 @ReteComuniSIN @distefanonova
— SpeziaPolis (@speziapolis) October 2, 2013
Ma seppur con una copertura media del 47% dei dati su scala nazionale le proiezioni che se ne ricavano sono già pessimiste.
Spiega Fabrizio Bianchi Dirigente di ricerca CNR
Dobbiamo creare dei setting in cui si possa parlare direttamente con i policy makers coinvolgendo i cittadini (cittadinanza scientifica da far crescere) e i media troppo spesso fortemente impreparati.
Ossia fare prevenzione iniziando a valutare l’esposizione agli agenti inquinanti e partendo dai dati raccolti attraverso il lavoro delle Procure e degli enti pubblici in genere.
Infine ringrazio Daniela Patrucco per aver svolto la cronaca puntuale e professionale di questo convegno e per aver voluto condividere le informazioni importantissime messe in sequenza nello storify.
Via | Speziapolis
Foto | LaPetra su Flickr