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Elettrodotto SAPEI,Terna annuncia il potenziamento ma è in area protetta

Terna annuncia l’ampliamento dell’elettrodotto sottomarino Sapei, ma i cavi passeranno all’interno di un SIC, Siti d’Interesse Comunitario, e già si prevedono espropri senza VIA

Il Sapei inaugurato nel 2011, è l’elettrodotto sottomarino lungo 435 Km che collega il centro di Borgo Sabotino (Latina) a Fiumesanto (Sassari). Il cavo che ha una potenza di 1.000 MW e un costo di 750 milioni di euro dovrà essere ampliato per altri 39 Km. In realtà in questi due anni il Sapei non ha funzionato quasi mai a pieno regime.

Però di questa bretella di 39 Km di cui necessita il Sapei per essere messo a regime non se ne sapeva nulla. Anzi, due giorni fa da 3 pagine della Nuova Sardegna acquistate da Terna sindaci e cittadini hanno scoperto che il cavo passerà tra lo stagno di Pilo e Casaraccio e pineta di Platamona, ovvero in piena zona SIC.

Per gli elettrodotti non è prevista la VIA ma siamo pur sempre all’interno di un SIC il che lascia presupporre che si manterrà lungo la litoranea di Platamona il che però porta a un’altra questione: gli espropri. Nelle 3 pagine sulla Nuova Sardegna c’è anche l’elenco degli espropriati, un migliaio, che cadono nei comuni di Sassari, Porto Torres, Sorso e Castelsardo e la richiesta è stata già depositata al Cipe per richiesta di autorizzazione. Il ministero per lo Sviluppo sa e anzi ha giudicato il progetto di:

pubblica utilità, urgenza e indifferibilità, nonché inamovibilità.

Ma già nel luglio di quest’anno i Senatori Silvio Lai (Pd), Ignazio Angioni (Pd), Giuseppe Luigi Cucca ( Pd e attualmente indagato per peculato) e Luigi Manconi (Pd) avevano chiesto delucidazioni relativi ai deficit tecnici:

se ai Ministri in indirizzo risulti quali siano i reali benefici, non solo in termini di allineamento prezzi, ma soprattutto in termini di sicurezza di rete che sono derivati dall’entrata in esercizio commerciale del Sapei;
se risulti per quale ragione, se tali benefici sussistono effettivamente, Terna fin dal 2011 ed ancora oggi richiede ad E.On e Enel di proseguire nel ricorso al regime di “must run” (pur se con forme diverse) anche dopo la regolare entrata in servizio del Sapei;
se corrisponda al vero che questa esigenza, prevista fino a tutto il 2014, come riportato anche nel piano di sviluppo di Terna, sia davvero legata all’esigenza di fornire la potenza di corto circuito necessaria per la gestione in sicurezza del nuovo cavo e quindi per garantire una corretta inversione rapida del flusso di potenza nel cavo medesimo in condizioni di emergenza;
se risultino concrete azioni messe in campo da Terna a partire dal 2011 per evitare il ricorso agli impianti inquinanti e non in grado di rispettare i limiti per le emissioni di cui alle normative ambientali;

Intanto i cittadini e i comuni hanno due mesi di tempo per far pervenire le loro ossservazioni. I lavori di potenziamento secondo Terna sono necessari per garantire il trasferimento delle energie rinnovabili prodotto in Sardegna verso la Penisola.

Comunque, oggi è anche un giorno di festa per Terna che ha ricevuto il riconoscimento di Ambasciatore di Impatto Zero® da LifeGate poiché:

A questo fine LifeGate ha selezionato le aziende che, più di altre, hanno saputo mettere in atto un percorso concreto di sostenibilità, non solo aderendo al progetto Impatto Zero® di LifeGate, ma anche attraverso una politica industriale attenta all’ambiente e un impegno nel diffondere questi valori a dipendenti e fornitori.

Via | Arrexini, La Nuova Sardegna
Foto | Sapei

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