Acqua
Acqua del rubinetto per 3 italiani su 4. Ed è boom di chioschi
Il 75,5% degli italiani beve acqua del rubinetto. Il consumo è in crescita nonostante l’Italia sia il Paese europeo dove si consuma la maggiore quantità di acqua imbottigliata. In tre anni quasi quadruplicati i chioschi dell’acqua
Gli italiani tornano a bere l’acqua del rubinetto. Secondo le ultime statistiche 3 italiani su 4 sono tornanti a spillarla, merito dell’ottima comunicazione fatta sulla qualità delle acque che arrivano nelle nostre case. Nel 2010 – come ci raccontava Marina Perotta su Ecoblog – solamente il 74% degli italiani spillava l’acqua dal rubinetto, mentre se si va indietro sino al 2006 si scopre che la percentuale era appena del 70,4%. Nel 2010, inoltre, il 46% degli intervistati dichiarava di bere sempre acqua del rubinetto, percentuale che, in tre anni, è salita al 46,9%.
Secondo i dati CRA – Acqua Italia nel 2013 la percentuale di consumo è passata al 75,5%. A fare da traino a questa rinascita è stato, senza dubbio, l’interesse suscitato dai Comitati per l’acqua pubblica che, battendosi contro la privatizzazione delle utility, hanno avvicinato i cittadini a una nuova “cultura dell’acqua”.
E un contributo a questa familiarità con l’acqua del rubinetto è venuto anche dalla moltiplicazione dei Chioschi dell’Acqua che permettono di spillare e imbottigliare l’acqua pubblica con un piccolo contributo per l’acqua gassata. Nel 2010 i chioschi erano 213, oggi sono 817, quasi il quadruplo. La Lombardia è la regione più attiva in tal senso con 382 installazioni (nel 2010 erano 155), seguita dall’Emilia Romagna con 134 case dell’acqua (contro le 8 di tre anni fa) e il Piemonte con 126 chioschi (19 tre anni fa).
Nonostante questi dati l’Italia con 188 litri di acqua in bottiglia (ma il dato è riferito al 2011) resta il primo Paese europeo come consumo di acqua in bottiglia. Le bottiglie di plastica contribuiscono al 5% del monte rifiuti proveniente dalla raccolta differenziata. Ipotizzando un prelievo annuo di 300mila litri d’acqua da un chiosco il risparmio in termini di impatto ambientale è di 200mila bottiglie PET in meno, quindi 8000 kg di PET in meno da avviare al recupero e un totale di 9180 kg di CO2 non immessi nell’atmosfera per la produzione e il trasporto delle bottiglie.
Via | Acqua Italia
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