Cronaca ambientale
Gasdotto Eni dalla Libia a Gela possibili stop alle forniture di gas
Eni annuncia che potranno esserci problemi nella fornitura di gas poiché il Green Stream il gasdotto che dalla Libia arriva a Gela è sotto attacco a Mellitah
L’ultimo attacco ai pozzi di estrazione di Mellitah che riforniscono l’Italia attraverso il gasdotto Green Stream che arriva a Gela lo avevamo avuto lo scorso marzo.
Oggi Paolo Scaroni ad di Eni fa sapere dai microfoni di Radio RAI 1:
Proprio in queste ore gasdotto di Mellitah, in Libia, che raggiunge la Sicilia, è sotto attacco da parte di manifestanti che ci stanno spingendo a chiudere completamente le esportazioni verso l’Italia.
Diciamo che per ora considerato il clima mite di questo novembre le ripercussioni sulle forniture sembra possano essere ammortizzate. Ma per sapere cosa stia accadendo effettivamente ai pozzi di Mellitah oramai oggetto delle attenzioni degli indipendentisti berberi da un po’ di anni bisogna leggere la cronaca puntuale di Al Jazeera:
Nella zona rocciosa e montuosa della Libia occidentale, il popolo Amazigh sta protestando sulla scia di quanto sta accadendo con altre etnie. Chiedono che sia riconosciuta la loro autonomia. La manifestazione porta alla luce la rabbia nei confronti del governo di Tripoli che sta provando a riaprire il dialogo con gruppi ribelli orientali irritati poiché ritengono di non ricevere la giusta quota dei proventi dagli idrocarburi.
Gli Amazigh (nella lingua berbera significa popolo libero) sono conosciuti come berberi e popolazione indigena del Nord Africa. La loro popolazione si estende dalla costa atlantica del Marocco fino alla riva occidentale del Nilo – e condividono una lingua comune con le tribù Tuareg nel deserto del Sahara. Secondo le time in Libia vivono 600 mila Amazigh pari a circa il 10 percento della popolazione totale.
Ben Khalifa leader del World Amazigh Congress spiega:
La gente vuole benefici immediati dalla rivoluzione, ma la Libia non ha ancora nessun terreno solido per il federalismo . Abbiamo perso decenni e i libici non hanno l’esperienza per condurre un simile esperimento.
Per il leader berbero però i problemi della Libia non riguardano il federalismo quanto piuttosto l’islamismo estremo.
Di mezzo i pozzi di gas e petrolio che la Libia dovrà provare a tenersi stretti.