Cronaca ambientale
Rientra il satellite Goce sulla Terra tra 48h ma la traiettoria dei frammenti è sconosciuta
Cadrà sulla Terra il satellite Goce tra domenica 10 novembre e lunedì 11 novembre, ma resta sconosciuta la traiettoria.
GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) satellite dell’ESA lanciato nel 2009 cadrà sulla terra nelle prossime 48h, per l’esattezza tra domani domenica 10 novembre e lunedì. Attualmente è stato registrato a un altitudine di 160 Km dal suolo e la Protezione civile lancia l’alert dalle 22 di oggi, sabato 9 novembre alle 13 di lunedì 11 novembre. In questo spazio di tempo si potrebbero avere cadute di materiale dal cielo dovute alla disintegrazione in atmosfera del satellite GOCE. Il punto però è che non si sa dove i frammenti potranno cadere.
La rottura della navicella si verificherà a un’altitudine di circa 80 km. Al momento, non è possibile prevedere l’ora esatta e la posizione in cui i frammenti atterreranno.
Possibile che vi siano traiettorie che coinvolgano l’Italia e in merito la Protezione Civile spiega che dunque non è possibile escludere un impatto con l’Italia dalle ore 8.26 alle 9.06 e dalle 19.44 alle 20.24 di domani domenica 10 novembre sopratutto per quanto riguarda le regioni del Centro Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna mentre lunedì 11 novembre si potrebbero avere cadute tra le dalle 7.48 e le 8.28 anche se resta sconosciuta la zona interessata e sotto analisi dell’ASI l’Agenzia spaziale Italiana.
La Protezione civile raccomanda dunque nella finestra temporale che va appunto dalle 22 di oggi alle 11 di lunedì 11 novembre di restare in luoghi chiusi perché i frammenti non dovrebbero causare il crollo di edifici o strutture; i piani bassi degli edifici e cioè non direttamente a contatto con solai e tetti dovrebbero essere più sicuri e infine le zone degli edifici più sicuri sono in prossimità dei muri portanti.
GOCE fu lanciato il 17 marzo del 2009 e ha fornito ha fornito la topografia dinamica e i modelli di circolazione degli oceani con una qualità e una risoluzione senza precedenti, migliorando la comprensione della dinamica degli oceani ma ha anche esaurito il carburante ed ecco che rientrerà sulla Terra. L’ESA spiega che resta l’incertezza su come GOCE si comporterà perché appunto la traiettoria è incontrollabile ma per l’Agenzia Spaziale Europea la maggior parte del materiale di cui GOCE è composto e che non è pericoloso si disintegrerà a contatto con l’atmosfera terrestre. Potrebbero superare l’atmosfera però alcuni pezzi di cui il più pesante di 95 KG e che potrebbe piombare sul suolo.
L’aggiornamento sul blog dell’Esa
Via | Protezione Civile
Foto |ESA