Agricoltura
Uova alla diossina: la bufala finisce sul blog Beppe Grillo
Uova alla diossina, non cè nessun pericolo reale. Purtroppo sul web fa traffico chi la spara più grossa e non chi fa informazione. Cade nella trappola pure Beppe Grillo che dal suo blog rilancia un allarme completamente infondato
Anche Beppe Grillo cade nella bufala delle uova alla diossina, news che sta girando all’impazzata in rete in queste ore.
Come riferisce prontamente AltroConsumo non sussistono alert o allarmi per le uova destinate al commercio, così come pure confermato dall’Unità organizzativa veterinaria della Regione Lombardia.
Ma da dove nasce questa notizia? In effetti i controlli sono stati effettuati in base al Piano di monitoraggio triennale previsto dal ministero della Salute relativamente ai 57 SIN, ossia ai Siti di interessa Nazionale, ovvero quelle zone particolarmente inquinate in Italia, di cui 7 cadono in Lombardia nei comuni di Sesto San Giovanni, Mantova, Cerro al Lambro, Milano-Bovisa, Pioltello-Rodano, Broni e Brescia area Caffaro.
Le uova contaminate da diossine sono state rinvenute in 23 pollai su 30 a Sesto San Giovanni, in 15 su 31 a Cerro al Lambro, in 9 su 30 a Mantova, ma sono uova che provengono da pollai privati, ossia non da uova destinate al commercio bensì al consumo personale. Ma sono uova che rientrano nell’approvvigionamento del Km0?
Spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia intervistato da Infonodo:
Ma attenzione: tutto questo non c’entra nulla con la filiera corta. Si tratta di dati relativi a piccoli, piccolissimi allevamenti. E nessuno di questi vende quanto produce. Bisogna ricordare che l’Asl e le altre autorità competenti vanno volontariamente a pescare pollai ai limiti con zone inquinate. A volte piazzano degli animali-test, per verificare lo stato di salute del terreno e gli effetti sull’animale. L’agricoltura italiana, invece, è stata riconosciuta come la più sicura a livello mondiale.
Ciò che è inquinato dunque è il terreno e le bonifiche vanno effettuate anche in Lombardia mettendo in guardia i piccoli allevatori sulle conseguenze rispetto al consumo di uova contaminate.
Ricordiamocene anche per quanto riguarda i prodotti che arrivano dalla Campania etichettati con superficialità come tutti provenienti dalla Terra dei fuochi: sono tutti sottoposti a stringenti controlli sanitari.
Via |Infonodo, Gazzetta di Mantova , Corriere Brescia