Clima
Xaver, nel nord e centro Europa la tempesta più forte degli ultimi 50 anni
Alluvioni, venti a 190 km/h, mareggiate e crolli di alberi hanno fatto sei vittime in tutta Europa. Due marinai risultano dispersi al largo delle coste svedesi
Dal Nord Europa arriva un altro schiaffo in faccia ai negazionisti, a tutti coloro che continuano a sostenere che i cambiamenti climatici sono solo una teoria cospirazionista. La tempesta Xaver sta tenendo col fiato sospeso molti paesi del Nord e del Centro Europa: Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Germania, Svezia e Polonia. Complessivamente sono sei le vittime accertate e due i dispersi fino a questo momento: un conducente di camion in Scozia, un uomo ucciso dal crollo di un albero nel Nottinghamshire, due marinai dispersi al largo delle coste svedesi, una conducente danese e tre persone in Polonia.
In Germania le raffiche di vento hanno toccato i 190 km/h, scoperchiando tetti, rovesciando camion e sradicando alberi. Alcuni incidenti stradali sono stati causati proprio dalla forza del vento e gli aeroporti di Amburgo, Brema ed Hannover hanno dovuto annullare numerosi voli. Le scuole sono chiuse in molte città del nord del paese. Allagamenti sono segnalati ad Amburgo (come si vede nella foto di apertura), dove il fiume Elba alle 6e30 di questa mattina era 4 metri sopra il suo livello medio. Alle 8 si è toccato un livello di 6,09 metri sopra il livello medio, non accadeva dal 1976.
Tre persone sono morte in Polonia schiacciate da un albero e nel nord circa 150mila abitazioni sono senza elettricità. Nei Paesi Bassi il livello del mare è aumentato di 3,99 metri nella provincia dello Zeeland e si tratta del livello più alto mai registrato dall’alluvione in Olanda del 1953. Anche in Belgio è stato registrato un record: l’innalzamento delle acque nelle Fiandre Occidentali è stato di 6,33 metri.
Anche in Svezia 50mila abitazioni sono senza elettricità, le ferrovie sono ferme e molte strade sono state bloccate dalla caduta di alberi. Molti aeroporti sono rimasti bloccati per ore: quelli di Malmoe e Goteborg, ma anche quello di Copenaghen.
Sulla costa orientale del Regno Unito ben 10mila persone hanno lasciato le loro case visto che la zona potrebbe affrontare una delle peggiori mareggiate degli ultimi 60 anni.
Le autorità londinesi hanno autorizzato, alle 23 di ieri sera, l’innalzamento delle Thames Barrier, le barriere mobili in metallo che vengono attivate per proteggere la capitale del Regno Unito dagli innalzamenti del Tamigi.
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