Cronaca ambientale
Terra dei fuochi, arrestato Cipriano Chianese
La Dia di Napoli arresta Cipriano Chianese, già ai domiciliari: al centro dell’indagine la società Mary Trans, attiva nel trasporto di persone e di rifiuti solidi urbani e speciali
Già famoso nella Terra dei Fuochi, l’avvocato imprenditore Cipriano Chianese, 64 anni, al quale la giustizia italiana appropria la paternità del business del traffico illecito di rifiuti, era tornato all’onore delle cronache grazie a Carmine Schiavone.
La desecretazione dei verbali resi dallo stesso Schiavone alla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti connessi al traffico dei rifiuti aveva scatenato un vero e proprio colpo di coda, con Chianese che era tornato al centro dell’attenzione mediatica e inquirente:
“L’avvocato Chianese conosce tutte le dislocazioni. Cipriano Chianese di Parete le conosce tutte. Quest’uomo è avvocato ed è iscritto all’ordine degli avvocati di Napoli e di Santa Maria Capua Vetere; in più, aveva la discarica a Parete e poi era socio con un’altra persona di Aversa, il cui nome, che in questo momento non ricordo, risulta comunque a verbale.”
diceva, e continua a dire, il pentito Schiavone. Chianese è tornato oggi all’onore delle cronache per una vicenda di estorsione legata ad una società, la Mery Trans, attiva nel trasporto di persone e di rifiuti solidi urbani e speciali.
Il centro Dia di Napoli ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di due persone per il delitto di estorsione aggravata dal metodo camorristico: Chianese, appunto, e Carlo Verde, 37 anni, suo collaboratore, avrebbe effettuato operazioni societarie di cessione e di retrocessione di quote sociali, concretizzatesi in modo anomalo nell’arco di soli due mesi; il sospetto è che queste cessioni celassero un’azione estorsiva, commessa con modalità mafiose in danno dei formali acquirenti delle quote sociali.
Cipriano Chianese sarebbe mandante, regista e, insieme ad altri, parziale esecutore delle attività delittuose che nel dicembre 2005 portarono alla cessione delle quote della società di trasporti, e del relativo complesso aziendale, a suo fratello Francesco: un’operazione che solitamente è utile alla camorra per acquisire aziende che verranno utilizzate sia per i traffici di rifiuti tossici sia nell’ambito del riciclaggio di denaro sporco che i traffici garantiscono ai clan.