Cronaca ambientale
Le armi chimiche dalla Siria a Gioia Tauro ma non toccheranno terra
Le armi chimiche dalla Siria giungeranno in Italia per essere trasbordate da nave a nave senza toccare terra nel porto di Gioia Tauro
Il governo italiano ha confermato la sua disponibilità all’OPAC,Organizzazione per la proibizione delle Armi Chimiche Nobel per la Pace nel 2013 del Porto di Gioia Tauro quale sede per il trasbordo di 60 container contenenti 700 tonnellate di armi chimiche provenienti dalla Siria da nave a nave. Da Gioia Tauro le armi saranno portate in acque internazionali, sempre nel Mediterraneo e li avviate al processo di distruzione attraverso una complessa scissione chimica a bordo della Cape Ray nave americana con 65 chimici a bordo che gestirà proprio in alto mare tutte le operazioni.
La Cape Ray , gli FDHS sono stati caricati a bordo
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Le scorie chimiche che resteranno dalla scissione di gas letali quali iprite o gas mostarda e sarin saranno inviati a società che si occuperanno dei materiali inerti e per cui il bando è ancora in corso con scadenza al 19 gennaio prossimo. Ma Renato Bellofiore il sindaco di Gioia Tauro ha già fatto sapere di non essere stato consultato in merito alla scelta del Porto e ha sollevato preoccupazioni in merito alla sicurezza delle operazioni in mare.
La timeline per lo smaltimento di una parte delle armi chimiche è stringente: entro il prossimo 30 giugno tutte le operazioni in mare dovranno essere concluse. A dare notizia Mr. Ahmet Uzumcu direttore del OPAC che ha incontrato i rappresentanti del nostro governo.