Cronaca ambientale
Approvati 4 nuovi reati ambientali alla Camera: il voto passa al Senato
Oggi alla Camera è stata approvata la proposta di legge che presenta quattro nuovi reati ambientali. La discussione passa ora al Senato
Il nuovo provvedimento che introduce oggi 4 nuovi reati ambientali è stato votato alla Camera con 386 voti a favore, 4 contrari e 45 astensioni. La discussione passa al Senato e le nuove norme riconoscono il disastro ambientale, inquinamento ambientale, il traffico e abbandono di materiale radioattivo e impedimento del controllo. Dunque il Codice penale è stato così aggiornato e si introduce il reato dei delitti contro l’ambiente. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono le pene, le aggravanti e gli sconti di pena le le prescrizioni. Già lo scorso mese un decreto legge denominato Terra dei Fuochi introduceva il reato combustione di rifiuti e dunque il nuovo pacchetto di leggi vanno a completare la parte degli ecoreati.
Andrea Orlando attuale ministro alla Giustizia e fino a qualche giorno fa ministro per l’Ambiente si è detto soddisfatto di questo nuovo pacchetto di leggi approvati in un tweet:
L'aula della Camera, grazie all'apporto di tutti i gruppi, approva la riforma degli ecoreati. Impegno mantenuto per la difesa dell'ambiente.
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 26 Febbraio 2014
4 nuovi reati ambientali
Sono quattro, come dicevamo i nuovi reati che andranno ad aggiornare il Codice penale e sono il Disastro ambientale che prevede il carcere ai 5 ai 15 anni per chi altera l’ecosistema o gravemente o irreversibilmente; Inquinamento ambientale con la reclusione da 2 a 6 anni e multa dai 10mila ai 100mila euro per chi inquina e deteriora la biodiversità anche agricola, del suolo, delle acque e dell’aria e la pena è dimezzata nel caso non vi sia dolo o colpa; nel caso i delitti siano commessi ai danni di specie protette o in aree vincolate allora le pene sono raddoppiate; Per il traffico e abbandono di materiale di alta radioattività la pena prevista va dal carcere da 2 a 6 anni con una multa che oscilla tra i 10mila e i 50mila euro così come per chi lo commercia; infine per chi esercita un impedimento al controllo o lo nega, o lo ostacola, o lo intralcia è pervista una pena da 6 mesi a 3 anni. Il tempo di prescrizione è raddoppiato. Sarà sempre informato il procuratore antimafia dei delitti contro l’ambiente.
Nel merito abbiamo anche le aggravati che ricadono sotto l’associazione mafiosa e peraltro già previste nel Codice Penale a proposito della associazione a delinquere; come nel caso di altri reati la pena viene scontata se l’imputato inizia a collaborare. Nel caso dei reati ambientali resta in vigore la confisca anche se vi è stato patteggiamento e l’obbligo di bonifica.
Via | L’Unità