Agricoltura
Procter&Gamble e il suo sporco segreto: la campagna di Greenpeace
Procter&Gamble multinazionale attiva nel settore dei detersivi e detergenti è nel mirino di Greenpeace per l’uso dell’olio di palma
P&G multinazionale americana che produce e commercializza in tutto il mondo detersivi e detergenti è nel mirino di Greenpeace per l’uso dell’olio di palma proveniente dalle foreste indonesiane. Greenpeace dopo indagini e controlli ha dimostrato nelle piantagioni di olio di palma di uno dei fornitori di P&G di proprietà del Gruppo Plantation BW siano stati uccisi oranghi e tigri e che addirittura siano stati creati cimiteri destinati agli animali uccisi ai confini del Parco nazionale Tanjung Puting.
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Scrive Greenpeace:
Più volte, negli ultimi otto mesi, abbiamo cercato di confrontarci con P&G ottenendo però in cambio solo azioni di greenwashing. Eppure altre multinazionali come Ferrero, Unilever, Nestlé e L’Oréal hanno già dimostrato come esistano altre strade praticabili, tagliando i rapporti con fornitori implicati nella distruzione delle foreste e impegnandosi a utilizzare solo olio di palma proveniente da coltivazioni sostenibili, che non impattano sulla salvaguardia delle foreste.P&G deve seguire immediatamente il loro esempio. Per fermare la distruzione delle foreste e per tutelare la sopravvivenza di tigri ed oranghi.
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Procter&Gamble è la prima multinazionale al mondo per la produzione di detergenti e ha utilizzato 462.000 tonnellate di olio di palma nei suoi prodotti. Per produrre olio di palma in Indonesia sono distrutte antiche foreste e ciò comporta un aumento delle emissioni di gas serra transcontinentali, di smog, sgomberi forzati, lavoro minorile e schiavitù moderna.
Via | Greenpeace
Foto | © © Ulet Ifansasti / Greenpeace