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Clima

Previsioni meteo: in Francia arriva il supercomputer (quasi) infallibile

Costerà 30,5 milioni di euro e fornirà previsioni 12 volte più precise rispetto a quelle date dal precedente calcolatore

L’infallibilità al 100% è impossibile, almeno per il momento, ma negli ultimi decenni le previsioni meteo hanno fatto davvero passi da gigante. Oltralpe Météo France ha acquistato dall’azienda francese Bull un supercalcolatore da 30,5 milioni di euro che permette di moltiplicare per dodici la potenza di calcolo e, quindi, l’affidabilità delle previsioni, rispetto al precedente sistema di previsioni meteo.

“Fra il 1992 e il 2014 la potenza di calcolo è stata moltiplicata di ben 500mila volte”, spiega Alain Beuraud, capo del progetto Calcul 2013 a Météo France. Il nuovo “cervellone” che dal 14 gennaio è attivo al Météopole di Toulouse permette di eseguire un milione di miliardi di operazioni a secondo e non è finita perché il sistema di calcolo verrà ulteriormente rafforzato nel 2016, con un ulteriore triplicazione nel 2019.

Che cosa permetteranno potenze di calcolo così grandi? Previsioni sempre più affidabili e con sempre maggiore anticipo. Negli ultimi trent’anni le previsioni hanno guadagnato un giorno di affidabilità ogni decennio: il che significa che oggi le previsioni a quattro giorni sono affidabili come le previsioni a un giorno all’inizio degli anni Ottanta.

Il nuovo supercomputer permetterà di prevenire con largo anticipo forti precipitazioni, tempeste, nevicate, ondate di caldo e tutti i rischi a esse correlati.

Il rafforzamento della potenza di calcolo consentirà, nel 2015, la distribuzione di un nuovo sistema di previsione, con una migliore caratterizzazione dei rischi di piccola scala (piogge intense, nevbbia, ecc…), cosa che darà benefici al trasporto aereo e alla vigilanza meteorologica,

ha dichiarato Jean-Marie Carrière, direttore delle previsioni a Météo France.

Ragionando su scala globale, invece, l’aumento della potenza di calcolo permetterà studi maggiormente approfonditi sulle interazioni fra il clima e la composizione chimica dell’atmosfera, le calotte di ghiaccio e il ciclo del carbonio.

Via | Le Monde

Video | Youtube

Foto © Getty Images

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