ECOLOGIA
Sette milioni di morti premature nel mondo a causa dell’inquinamento del 2012
L’inquinamento è dovuto a politiche inadeguate nell’industria e nei trasporti, ma anche all’uso di legna o carbone per riscaldamento e cottura.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che sulla base di nuove stime nel 2012 circa 7 milioni di persone sono morte a causa dell’inquinamento dell’aria. Si tratta del 12,5% di tutti i decessi avvenuti sul pianeta in quell’anno.
Questa nuova stima più che raddoppia le cifre precedenti e conferma che l’inquinamento dell’aria è il principale rischio ambientale per la salute. Ridurre l’inquinamento dell’aria potrebbe quindi salvare milioni di persone.
L’inquinamento non è dovuto solo alla produzione industriale e ai trasporti. Sorprende infatti l’elevato impatto dell’ inquinamento domestico sulla salute, che riguarda i circa 3 miliardi di umani che usano legna, carbone, carbonella o sterco essiccato per riscaldarsi e cucinare i pasti.
Come si vede dal grafico in basso, i nuovi dati mostrano un legame più forte tra esposizione ad aria inquinata e disturbi cardiocircolatori (come ictus e coronaropatie) e con il cancro al polmone e altri gravi disturbi polmonari.
«L’eccessivo inquinamento dell’aria è un effetto collterale di politiche insostenibile nel settore dei trasporti, industria, energia e rifiuti.», sostiene Carlos Dora, coordinatore per l’OMS della salute pubblica;«In molti casi strategie più salutari sarebbero anche più economiche sul lungo termine, per la riduzione dei costi sanitari».
«Il rischio, soprattutto cardiaco, proveniente dall’inquinamento atmosferico sono molto più alti di quanto si pensasse in precedenza» aggiunge Maria Neira, direttrice dello stesso dipartimento; «pochi altri fattori hanno un impatto così elevato sulla salute globale e questo richiede uno sforzo concertato per pulire l’aria che respiriamo».