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STILI DI VITA

La dieta vegana per campare 100 anni senza tagliare le calorie

Michael Greger direttore del Public Health and Animal Agriculture alla Humane Society of the United States divulga i principi dell’alimentazione sana dal suo sito Nutritionfacts.org e propone piuttosto che la restrizione delle calorie la riduzione delle proteine animali per campare 100 anni

La restrizione delle calorie, ovvero dimezzare la quantità di cibo che assumiamo, sembra avere effetti benefici sulla durata della vita e sulla salute sopratutto se questo regime alimentare è praticato nella maturità. Secondo alcuni studi scientifici condotti sui primati, invece, sembra che non vi siano apprezzabili miglioramenti.

Ma la moderazione a tavola resta certamente una necessità se dopo gli “anta” vogliamo mantenerci in buona salute e le restrizioni alimentari sono difficili da applicare nel corso di una vita: dalla fame nervosa, agli sbalzi umorali tutto sembra andare contro la possibilità di mangiare meno per stare meglio. Lo studio Minnesota Starvation Study evidenzia proprio le implicazioni psicologiche e fisiche che subiamo quando tagliamo le calorie. Quando mangiamo e quanto più mangiamo attiviamo il mTOR, (mammalian target of rapamycin) e dunque ci deve essere un modo migliore per controllare l’enzima motore dell’invecchiamento. Ecco perché i ricercatori hanno accolto con entusiasmo la rapamicina un principio attivo rinvenuto nell’Isola di Pasqua che inibisce il mTOR e usato per ora in persone che hanno subito un trapianto e che deve essere ulteriormente sviluppato.

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La svolta è arrivata quando gli scienziati hanno scoperto che i benefici della restrizione dietetica possono essere ottenuti non solo tagliando le calorie ma anche tagliando le proteine animali. La restrizione proteica è molto meno difficile da mantenere rispetto alla restrizione dietetica e può essere più potente perché sopprime sia l’mTOR sia l’ IGF – 1 o somatomedina. Infatti, sebbene venga consigliata una dieta proteica per stimolare l’mTOR negli sportivi per favorire l’aumento della massa muscolare si rende necessario inibirla per contrastare l’invecchiamento nella maturità. Una delle proteine che sembra stimolare al massimo l’mTOR, è la leucina che si trova prevalentemente in alimenti di origine animale come uova, latticini, carne, pollo e pesce e in alimenti vegetali, seppur in minor concentrazione come frutta, verdura, cereali e fagioli.

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Il ruolo funzionale della leucina nella regolazione dell’attività mTOR può contribuire a spiegare gli straordinari risultati riportati nel Cornell-Oxford-China Study , dal momento che le diete quasi- vegan di contenuto proteico modesto tendono ad avere bassi contenuti di leucina. Questo può anche aiutare a spiegare la longevità di alcune popolazioni come i giapponesi di Okinawa, che hanno circa la metà il nostro tasso di mortalità . La dieta di Okinawa tradizionale comprende solo il 10 % di proteine ?? e praticamente è senza colesterolo. Meno dell’1% della loro dieta comprendeva pesce, carne, uova e latticini ossia l’equivalente di una porzione di carne al mese e un uovo ogni due mesi. La loro longevità è stata superata solo dagli Avventisti vegetariani della California per cui si registra forse la più alta aspettativa di vita di ogni popolazione formalmente descritta nella storia.

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