Animali
Maltrattamento animali, aragoste e granchi vivi su ghiaccio: multa da 5 mila euro a Firenze
Un ristoratore fiorentino è stato condannato a una ammenda da 5 mila euro per aver detenuto aragoste e granchi vivi sul ghiaccio e con le chele legate
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Esulta la LAV per la sentenza con condanna, definita esemplare, emessa oggi dal Tribunale di Firenze che ha condannato un ristoratore di Campi Bisenzio in provincia di Firenze a una ammenda di 5000 euro (oltre alle pagamento delle spese legali) per aver maltrattato aragoste e granchi vivi. In sostanza, cone è stato rilevato dagli agenti della polizia locale intervenuti in seguito a un esposto della LAV presentato nell’ottobre del 2012, C.B: ristoratore di Campi Bisenzio teneva sul ghiaccio esposti a temperature tra 1,1 e 4,8 gradi centigradi gli astici e i granchi con le chele legate.
La condanna è stata riconosciuta in base all’articolo 727 del Codice penale e spiega l’avvocato Francesca Gramazio dell’Ufficio legale LAV :
Il Tribunale di Firenze conferma anche a livello giuridico la teoria sostenuta da sempre più esponenti del mondo scientifico e dalla LAV che già aveva visto pronunciarsi i Tribunali di Milano e Vicenza anni fa: le aragoste detenute sul ghiaccio sono in uno stato di malessere e stress e pertanto chi li sottopone a tali condizioni causa loro una sofferenza punibile.
Ora la richiesta della LAV viene estesa al ministro Beatrice Lorenzin affinché intervenga con un divieto da emanare a ristoratori e venditori, inclusa la Grande distribuzione, che impedisca la vendita di aragoste, granchi e astici su ghiaccio poiché per questi animali è una vera tortura prima ancora di finire in pentola vivi nell’acqua bollente.
Spiega Gianluca Felicetti presidente LAV:
Questa sentenza deve essere di monito a ristoratori, negozianti e supermercati di tutta Italia affinché cambino scelte di vendita e alimentari, il Ministro della Salute Lorenzin emani una Nota di indirizzo a tutti i Servizi Veterinari Asl per l’applicazione di questo importante principio, scientificamente già certificato dal suo Centro di Referenza Nazionale da ben sette anni.
Via | LAV
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