Cronaca ambientale
Torna ministro per l’Ambiente francese Ségolène Royal e promette 100 mila posti di lavoro
Il neo ministro per l’Ambiente presenta a 3 settimana dalla nomina presenta il suo programma. La Royal è l’ex compagna del Presidente francese Françoise Hollande e madre dei suoi 4 figli nonché compagna di partito
Non c’è pace al ministero dell’Ambiente francese del governo Hollande. Nominato il nuovo premier Manuel Valls questi ha provveduto a presentare la nuova squadra di governo e il ministero per l’Ambiente ha visto così un nuovo ministro per la quarta volta dall’elezione del Presidente Hollande nel 2012. Attualmente è stata nominata Ségolène Royal, dicastero che aveva seguito dal 1992 al 1993, ex compagna del presidente Hollande e madre dei suoi 4 figli, lasciata con clamore un paio di anni fa per la giornalista francese Valérie Trierweiler da cui poi si è recentemente separato. Il dicastero era stato proposto da Valls prima ai Verdi che però hanno rifiutato. Ségolène Royal nel 2007 si era presentata per le presidenziali contro Nicolas Sarkozy e portando a casa però la sconfitta.
Nel 2012 all’indomani della vittoria alle presidenziali di François Hollande era stata nominata ministro per l’Ambiente Nicole Bricq che aveva immediatamente iniziato la sua battaglia contro le trivellazioni per la ricerca di shale gas, ma tempo pochi mesi viene destinata a altro incarico; le succede Delphine Batho che pure ha vita breve, politicamente parlando, a causa sembra della tassa su gasolio; la Batho viene sostituita da Philippe Martin compagno di partito di Hollande che anche scivola sulla questione fracking.
Lo scorso 25 aprile Ségolène Royal ha tenuto la conferenza stampa di presentazione del suo programma per l’Ambiente che consiste in 6 progetti suddivisi in 27 azioni concrete da intraprendere entro l’estate e ha esordito con l’annuncio che grazie alle energie rinnovabili sarà possibile creare 100 mila nuovi posti di lavoro in tre anni. Il che detto in un Paese che vive di energia nucleare suona già come una mezza rivoluzione.
Ma tra le voci più o meno di settore compaiono un paio di eventi che potrebbero fare la differenza della reggenza della Royal al dicastero dell’Ambiente: la conferenza dei prossimi 5 e 6 maggio a Roma del G7 dell’Energia; una legge contro l’inquinamento dell’aria; superare l’impasse dell’ecotassa sul diesel; portare avanti il progetto del presidente Hollande su una Conférence bancaire et financière a sostegno della transizione energetica.
Ci riuscirà prima dell’estate?
Via | Vanity Fair, Actu-Environment, ministero per l’Ambiente