Natura
Come nasce una galassia: nel video in timelapse della NASA in 46 secondi la storia di 13 miliardi di anni
Come nasce una galassia? il video in timelapse della NASA racchiude 13 miliardi di anni in 46 secondi
Certe volte così presi dalla vita che viviamo sul Pianeta dimentichiamo come nello Spazio vi siano accadimenti ben più interessanti e per noi misteriosi. In effetti la NASA con questo video in timelapse in cui racchiude in appena 46 secondi ciò che è accaduto in 13 miliardi e 7 milioni di anni ci propone la verità: la nostra vita è davvero breve se paragonata alle grandi misure del tempo che ci sono nell’Universo. Una curiosità rispetto alla simulazione proposta dalla NASA, la forma a cuore ottenuta dopo una veloce (si fa per dire) collisione.
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Noi con il nostro Pianeta, la Terra, abitiamo in una galassia, la Via Lattea in uno dei bracci, attorniati da circa 300 miliardi di stelle, più o meno. Ha 13,2 miliardi di anni e il video in alto ci propone una simulazione simile alla nascita della nostra galassia. Tutte le galassie sono insiemi di stelle, gas, polvere e materia oscura tenuti insieme dalla forza di gravità. Il loro aspetto e la composizione sono modellati nel corso di miliardi di anni di interazione con gruppi di stelle e di altre galassie.
Utilizzando dei supercomputer, gli scienziati possono guardare indietro nel tempo e simulare come una galassia potrebbe essersi formata nell’universo primordiale e cresciuta e sviluppata in quello che vediamo oggi. Le galassie si pensa che nascano come piccole nuvole di stelle e di polvere che turbinano nello spazio. Poi a mano a mano le nuvole si avvicinano e la gravità invia il suo lavoro facendole anche scontrare. Queste collisioni generano oggetti sempre più grandi e il materiale per via della rotazione inizia a collocarsi verso la periferia della una galassia creando ampi bracci a spirale pieni di colonie di stelle.
Via | NASA
Credits | NASA’s Goddard Space Flight Center; Video and images courtesy of NASA/GSFC/National Center for Supercomputing/Advanced Visualization Laboratoy/B. O’Shea and M. Norman