Energia
Il nuovo nucleare costa dal 50% al 100% in più delle rinnovabili
Un sistema affidabile di energie rinnovabili più gas di backup costerebbe il 20% in meno dell’opzione nucleare, senze tenere conto delle future diminuzioni di costo di turbine e pannelli
Numeri alla mano, non è vero che l’energia nucleare costi meno delle rinnovabili.
Secondo una puntuale analisi della società tedesca Agora Energiewende, il nuovo nucleare inglese costerà in media 112 €/MWh, a fronte di 73 €/MWh (-34%) del fotovoltaico in Germania e di 56 €/MWh (-50%) dell’eolico onshore, come si vede dal grafico qui sotto (1). Il costo dei sistemi di CCS (Carbon Capture and Storage) è inoltre superiore a quello del nucleare.
Secondo Agora, un sistema affidabile basato su eolico, FV con backup di gas è del 20% più economico di nuove centrali nucleari più gas di backup (2). Il contributo del gas per le rinnovabili è maggiore, ma comunque piccolo rispetto ai maggiori costi del nucleare.
Il confronto di cui sopra è stato fatto con due sistemi equivalenti di potenza media annua di 1 GW (cioè 8750 GWh in anno):
- Rinnovabili: FV 1,25 GW di picco (GWp), eolico 1,25 GWp e gas 1,48 GWp; la produzione annua è metà rinnovabili e metà gas; costo 679 M€ 2013
- Nucleare: reattore 0,58 GWp e gas 0,9 GWp; anche qui la produzione annua è metà e metà. Costo 857 M€ 2013.
Sul costo delle rinnovabili incide in per il 60% il gas di backup, perché si suppone di dover intervenire per sopperire la domanda istantanea di energia come avviene oggi. I costi potrebbero essere probabilmente ridotti con una maggiore installazione di FV ed una tariffa bioraria che rifletta il minore costo delle ore diurne rsipetto a quelle notturne.
L’analisi non tiene conto delle possibili riduzioni di costi nel settore delle rinnovabili a causa dei miglioramenti tecnologicie delle eocnomie di scala, nè del possibile aumento di costi del nucleare per via di maggiori requisiti di sicurezza. (3)
Tenuto conto della maggiore producibilità oraria dell’eolico inglese rispetto a quello tedesco (2700 h rispetto a 1500) appare ancora più insensata l’opzione britannica per il nucleare
(1) Si tratta di un valore medio valutato sull’arco di 35 anni del contratto stipulato per la fornitura di energia delle nuove centrali nucleari inglesi; i 112 € sono indicizzati, quindi equivalgono a 112 € costanti del 2013. Le attuali tariffe per eolico e FV in Germania, non sono invece indicizzate, per cui diminuiranno intermini di € costanti del 2013 (si veda il grafico a pag. 8 del report).
(2) Nel caso delle rinnovabili, il gas subentra nei picchi di domanda o quando la produzione da sole/vento è bassa; nel caso del nucleare, copre i picchi e i periodi di manutenzione del reattore.
(3) La curva di apprendimento, cioè il prezzo al kW (non al kWh) in funzione della potenza totale installata è indiscesa per le rinnovabili e in salita per il nucleare.